Autostrade: due ipotesi per il futuro. E a Pisa crolla un cartello
Cassa Depositi e Prestiti oppure Anas, dopo la revoca?
Il crollo del ponte Morandi a Genova ha aperto il fronte della concessione ad Autostrade per l’Italia, con la volontà dell’attuale Governo di revocarla, come manifestato in più occasioni soprattutto dagli esponenti del Movimento 5 Stelle. I tempi tecnici sono piuttosto lunghi, si parla di circa cinque mesi, ma sono già state avanzate le prime ipotesi sul futuro, in caso ci sia davvero la caducazione.
Due possibilità per la gestione
Chi gestirà quei 2.800 chilometri di autostrada? Le ipotesi sono due, almeno attualmente. L’agenzia Bloomberg ha avanzato la possibilità di utilizzo del tesoretto di Cassa Depositi e Prestiti per rilevare Autostrade. Verrebbe rilevata una quota di maggioranza del capitale di Autostrade, con il vantaggio di esserne già un grande creditore, con fondi investiti in alcune tratte autostradali, come Autovie Venete ed il Brennero. L’ipotesi è stata, tuttavia, smentita dal Ministero delle infrastrutture.
Ecco, allora, l’altra via, riportata dal Corriere della Sera, quella di Anas. Già gestisce una buona parte delle strade statali e provinciali nel nostro Paese, potrebbero aggiungersi anche le autostrade. Un passaggio già avvenuto quaranta anni fa, con l’attuale Strada dei Parchi.
Il crollo del cartello sulla Fi-Pi-Li
Nel frattempo, altri problemi sulle strade italiane. Non su un’autostrada, ma sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Ieri è caduto un grosso cartello all’altezza di Cascina, in provincia di Pisa, sfiorando alcune auto di passaggio proprio in quel punto. Fortunatamente non ha colpito nessuna vettura e gli automobilisti se la sono cavata con solo un grande spavento e qualche ora con traffico rallentato sul tratto, prima di tornare alla normalità già entro la serata.
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