BMW fermerà la produzione in molti stabilimenti a causa della guerra in Ucraina
La casa automobilistica bavarese non è in grado di ricevere componenti importanti dai fornitori ucraini
BMW ha rivelato nelle scorse ore che la prossima settimana sospenderà temporaneamente la produzione in molti dei suoi stabilimenti importanti in quanto non può ricevere componenti dai fornitori ucraini a causa della guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin.
In particolare, gli stabilimenti presenti a Monaco, Dingolfing (Germania), Oxford (di Mini, in Inghilterra) e Steyr (Austria) resteranno inattivi mentre quelli di Lipsia e Ratisbona avranno dei turni di produzione in meno.
La notizia è stata data da un portavoce della casa automobilistica bavarese al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il quale ha aggiunto: “Il conflitto in Ucraina sta avendo un impatto di vasta portata sulla produzione nel settore dei fornitori del paese. Le interruzioni di produzione risultanti porteranno a successivi adeguamenti della produzione e interruzioni in diversi stabilimenti BMW”.
Bimmer si sarebbe già attivata per cercare altri fornitori
Ad esempio, i cablaggi provengono da Leoni, un’azienda tedesca che dispone di due impianti in Ucraina, secondo Automotive News Europe. In questo caso, BMW ha istituito un apposito team per far fronte alle interruzioni causate dalla guerra in Ucraina.
Il fornitore di cablaggi ha dichiarato di aver aumentato la capacità produttiva in altre sue fabbriche per ridurre al minimo i problemi, ma pare che Bimmer stia contrattando con altri fornitori per riuscire ad avere le componenti necessarie in modo da proseguire con la produzione.
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