BMW Serie 3 330e: l’ibrida diventa ora plug-in, per un casa-lavoro totalmente in elettrico [PROVA SU STRADA]

Anima elettrica ed ecologica ma, con 252 cavalli, anche prestazioni da sportiva

La nuova versione ibrida della BMW Serie 3 diventa adesso plug-in, dunque si ricaricano le batterie collegandola alla presa di corrente e così, facendo un po' di attenzione, si riescono a percorrere quasi 40 km (reali) totalmente in elettrico. A ciò, grazie ai 252 Cv complessivi, si accompagnano delle prestazioni notevolissime.

BMW 330e – Vedere sul computer di bordo un consumo medio indicato di 50,7 km/lt, ma al tempo stesso essere al volante di una vettura con la bellezza di 252cv, capace di scattare da 0 a 100km/h in appena 6.1 secondi. Fantascienza? Utopia? No, semplicemente la nuova BMW 330e, l’ibrido secondo la casa bavarese, che giunge ad un nuovo step evolutivo. La Serie 3 ibrida, difatti, non è un inedito. Un paio d’anni fa avevamo già avuto modo di apprezzare la Serie 3 Active Hybrid, con il suo potente 3.0 turbo benzina, al quale veniva affiancata la propulsione elettrica, per una potenza complessiva di 343 Cv. Ora, però, con la nuova 330e, cambiano le regole del gioco, perché la vettura, passateci il termine, diventa molto più “hybrid-oriented”. Il motore, da 3.0 e 6 cilindri diviene un 2.0 a 4 cilindri, ma non c’è da disperare, perché le prestazioni rimangono comunque notevolissime. Ma la vera rivoluzione è nella propulsione elettrica, perché la Serie 3, nella nuova versione 330e, diventa una ibrida plug-in. Ciò significa che le batterie possono essere ricaricate collegandosi ad una presa di corrente, per un’autonomia (reale) totalmente in elettrico che sfiora la quarantina di chilometri. Il che potrebbe equivalere a fare il casa-ufficio di ogni giorno senza dover mai ricorrere al termico.

Design e Interni:

Bella come il giorno in cui è stata presentata. L’allestimento “Luxury” ne esalta l’eleganza
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Nonostante le rivali più agguerrite siano fresche di debutto (leggasi Giulia, Classe C, A4), la berlina di Monaco sembra non accusare per nulla il trascorrere del tempo. Merito del recente restyling, che ha interessato soprattutto la grafica dei proiettori anteriori e posteriori, ma merito, ancor di più, di una linea di gran classe, di quelle che non smettono mai di piacere. Se le BMW di Chris Bangle, con le loro linee così azzardate, correvano il rischio di stufare un po’con il passare degli anni (cosa successa, a mio parere, con Serie 6 e Serie 7), il nuovo corso stilistico adottato con Serie 3 e Serie 5 ha portato alla nascita di due berline davvero con i fiocchi. L’esemplare in prova, in allestimento Luxury, con il suo colore blu a contrastare con gli interni beige, era di un’eleganza davvero ineguagliabile. Eleganza che regala un appagamento tale da non subire complessi di inferiorità neanche se al semaforo ti affianca una Serie 7 o, peggio, una Mercedes Classe S. Ecco, con quest’allestimento così raffinato, insieme alla gommatura energy saver non certo esasperata, viene magari messa un po’ da parte quella tipica sportività che ci si aspetta da una Serie 3. Ma non disperate, perché la 330e è disponibile anche nel cattivissimo allestimento M Sport. Dal punto di vista estetico la 330e rimane pressoché identica alle sorelle con propulsione termica convenzionale, se non per due dettagli che di certo non sfuggiranno ai più appassionati: logo 330e sul montante posteriore, ma soprattutto sportellino dietro al quale si cela la presa per la ricarica, situato davanti la portiera lato guida.
Interno: un vero salotto, con finiture d’alta classe
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Il paragone con la Serie 7 appena fatto con riguardo alla presenza scenica su strada, merita di essere richiamato anche per quanto riguarda l’abitacolo. Così allestito, difatti, l’interno della Serie 3 diventa un vero e proprio salotto, con materiali sempre ineccepibili. A stupire è il rivestimento tutta pelle di sedili, plancia e pannelli porta: davvero difficile trovare materiali plastici a vista. A questa gran sensazione di lusso si accompagna poi l’impostazione di guida tipicamente BMW. Sedile basso, gambe distese, volante verticale, e tutti i comandi proprio lì, dove ti aspetti di trovarli. Esemplare come sempre il sistema di infotainment, nel quale ci si potrebbe perdere per la miriade di funzioni presenti, ma che in realtà risulta sempre facile ed intuitivo da utilizzare. Buone notizie anche sul fronte bagagliaio: spesso le vetture ibride, a causa della presenza del pacco batterie, subiscono una forte riduzione della capacità di carico. Ciò non accade nel caso della 330e, le cui batterie sono collocate al di sotto del bagagliaio, che così può mantenere invariata la sua capacità.

Comportamento su Strada:

Tra le Serie 3 più confortevoli grazie alla marcia in totale silenzio. Perde un filo di sportività
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Sali a bordo, premi il tasto start con la corografica strumentazione che prende vita, eppure sembra non accadere nulla. Il silenzio più assoluto. Questo perché la BMW 330e parte, praticamente sempre, in elettrico. Anzi, selezionando la modalità di guida MAX E-Drive la vettura mette proprio da parte il motore termico, sfruttando appieno la carica delle batterie, che riescono, da sole, a portare la 330e fino ad una velocità di 120km/h. Questo significa che, negli spostamenti di ogni giorno, in città come anche su statale, si possono tranquillamente percorrere 30 chilometri abbondanti senza che il 2.0 4 cilindri emetta neanche un grammo di Co2 (ovvero, senza che il motore si accenda mai). Diversamente, nelle altre modalità di guida, è l’elettronica della vettura a gestire magistralmente l’interazione tra i due propulsori, con il termico che interviene in aiuto dell’elettrico tutte le volte in cui si insiste con maggiore decisione sul pedale dell’acceleratore. Completa il ventaglio di alternative possibili la modalità Sport, dove i due propulsori cooperano come sempre, ma questa volta nell’ottica di fornire il massimo della spinta. Ma come si traduce tutto ciò nella guida di ogni giorno? Guidando in modalità totalmente elettrica a stupire è la prontezza e l’immediatezza di risposta degli 88 cv del motore elettrico, capace di erogare tutta la sua coppia in modo istantaneo. Con le altre modalità di guida, invece, l’interazione tra i due propulsori è talmente ben studiata che, se non fosse per la lancetta del contagiri, sarebbe difficile riuscire a capire quale dei due propulsori stia fornendo la spinta alle ruote. Se non altro perché il motore 4 cilindri ha anche il pregio di essere particolarmente silenzioso. Di tutto ciò, ovviamente, ne trae un gran beneficio il comfort di marcia, dato che si viaggia spesso nel silenzio più assoluto, coccolati anche da un assorbimento delle sconnessioni tutt’altro che brusco (specialmente trattandosi di una BMW, da sempre restia ad assetti troppo cedevoli). Sebbene gli effetti dell’ibrido si facciano sentire maggiormente in città, la 330e risulta comunque una grande stradista al pari delle versioni turbodiesel. I chilometri, anche nei viaggi più lunghi, scorrono via leggeri, con la vettura che guida “quasi” da sola grazie alle innumerevoli dotazioni tecnologiche, tra cui, ovviamente, radar anteriore anticollisione, cruise adattivo e mantenimento di corsia. Notevole anche l’head up display, quanto mai nitido e ricco di informazioni. L’unico aspetto in cui la 330e risulta leggermente appannata rispetto alle versioni con motore “tradizionale” è nella dinamica di guida. Intendiamoci, resta pur sempre una signora macchina, ma impegnandola nel misto risulta un filo meno affilata e reattiva delle sorelle. Questione di sfumature, dettate dal maggior peso (oltre 1750 Kg) e dal cambio meno orientato ad una guida sportiveggiante. Quest’ultimo, è il solito (ed eccellente) ZF ad otto rapporti ma, in questo caso, il convertitore di coppia è sostituto dal propulsore elettrico. Ciò rende le cambiate ancora più morbide, delicate e fluide nella guida di ogni giorno, ma il risvolto della medaglia sta nell’utilizzo in manuale, con i passaggi da una marcia all’altra sempre poco avvertibili, come anche in scalata, dove viene un po’ meno il senso della staccata e del freno motore. Positivo, infine, il feedback restituito dal pedale del freno. A causa della presenza del sistema di recupero dell’energia in frenata, le auto ibride sono solite avere un pedale poco modulabile, spesso troppo brusco nella sua azione. Ciò non accade con la 330e.

Motore e Prestazioni:

Capace di andare totalmente in elettrico, ma capace anche di andare forte come una sportiva
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Come già anticipato, sotto al cofano della 330e troviamo il 2.0 turbo 4 cilindri da 184cv, stesso motore già conosciuto sulla 320i. A questo si affianca la propulsione elettrica, con il motore sincrono a magneti permanenti da 88 cv, forte di un pacco batterie agli ioni di litio da 7,6 KWh. Tra i due propulsori, che forniscono entrambi la spinta alle ruote posteriori, troviamo una frizione che, all’occorrenza, disaccoppia il motore termico (che alle volte viene anche chiamato in causa per fornire semplicemente carica alla batteria, e non per fornire il moto alla ruote). Grazie alla potenza complessiva erogata, pari a 252 cv (che, come avrete notato, non è la somma esatta della potenza singolarmente considerata dei due motori) la 330e spinge davvero forte. I numeri sono da sportiva vera: 6.1 secondi per raggiugere i 100km/h e 225 km/h di velocità di punta. La potenza, però, viene erogata in maniera sempre molto lineare e regolare, con una grande omogeneità di funzionamento. La spinta è perfettamente spalmata lungo tutto l’arco dei giri motore, dai 1500 giri/min fino a poco prima del limitatore. Ciò significa che si riesce ad andare sempre forte, in totale scioltezza, con un’ottima riserva di potenza che, all’occorrenza, vi consentirà di togliervi ben più di qualche soddisfazione, anche quando la sportiva di turno arriva da dietro, sfanalando di prepotenza. Un bel kick-down, e la lascerete al palo con un ghigno di soddisfazione in viso.

Consumi e Costi:

In elettrico permette in media 35 km senza mai ricorrere alla benzina. I benefici dell’ibrido si sentono meno in autostrada
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Veniamo ora alla parte che, giustamente, è di maggiore interesse quando si tratta di un’auto ibrida: i consumi. Come già detto, con il pacco batterie completamente carico, la BMW 330e promette di percorrere (esclusivamente in elettrico) circa 50 chilometri, che nella guida reale, facendo un po’ di attenzione, diventano poco meno di 40. Un’autonomia affatto trascurabile, che potrebbe consentire di affrontare la quotidianità senza mai dover ricorrere alla “benzina”. La carica delle batterie, con una presa di corrente domestica, richiede circa 2 ore e mezza ed un prelievo di circa 6,6 KWh dalla rete elettrica, che vi ritroverete poi in bolletta. Insomma, se la percorrenza giornaliera è bassa, si può andare in giro praticamente a zero emissioni ed a costi particolarmente ridotti. Quando interviene il motore termico, comunque, la 330e, specialmente considerando la potenza e le prestazioni di cui è capace, rimane sempre parsimoniosa. Nel misto come anche nel traffico, l’alternanza tra elettrico e termico consente di mettere a segno percorrenze a livello dei migliori turbodiesel, con punte vicine ai 18-19 km/lt. Dove la presenza dell’ibrido risulta invece meno avvertibile è in autostrada, alle alte velocità. Qui, a lavorare, è quasi ed esclusivamente il termico, che a 130km/h consente comunque un rispettabilissimo 13km/lt. Il vero problema, semmai, è dettato dall’autonomia ridotta, a causa della capacità del serbatoio che nel caso della 330e scende dai canonici 60 a 41 litri. Passando al capitolo costi, tanta tecnologia, tanto lusso e tali prestazioni, come prevedibile, non sono certo offerti a prezzo di saldo. Si parte da 44.950€ per la versione d’ingresso, che possono, in uno schioppo di dita, diventare gli oltre 60.000€ della vettura provata (infarcita di optional alla più non posso). Curioso notare comunque che la 330e, come prezzo d’attacco, sia più conveniente della turbodiesel 330d, che costa circa 2.000€ in più. Peraltro, rispetto a quest’ultima, resta anche fuori dall’odioso ed odiato superbollo.

Pro e Contro

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Tecnologia ai massimi livelli. Possibilità di spostarsi totalmente in elettrico, senza rinunciare al piacere di guidaPrezzo con accessori molto impegnativo, autonomia a benzina ridotta.

BMW Serie 3 330e: la Pagella di Motorionline

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