Bollo Auto d’Epoca, c’è bisogno di chiarezza

Il 31 gennaio scadrà il termine per pagare

Il Bollo sulle Auto d'Epoca sta generando molta confusione dopo che la legge di stabilità ha mantenuto l'esenzione solo per i mezzi ultratrentennali
Bollo Auto d’Epoca, c’è bisogno di chiarezza

Bollo Auto d’Epoca – Ciò che è certo e che il 31 gennaio scadrà il termine per pagare il bollo per le auto immatricolate ad inizio di ogni anno. La confusione riguarda, invece, le auto storiche, perlomeno quelle dai 20 a 29 anni di età, immatricolate tra il 1986 e il 1995. L’applicazione delle nuove norme sulle auto e moto storiche approvate nella legge di Stabilità, che ha cancellato l’esenzione dal pagamento del bollo prevista per i mezzi ultraventennali mantenendola solo per quelli dai 30 anni in su, non fa che complicare una situazione già di per sé ingarbugliata.

Un altro problema è questo. Le regioni, o almeno alcune, non sono d’accordo col governo, perché il bollo auto è un’imposta regionale. Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI, ha dichiarato: “La confusione che stava compromettendo il futuro delle auto d’epoca ha provocato l’intervento del governo, ACI sta sollecitando misure correttive che tutelino le auto ultraventennali veramente storiche a fronte di tante, troppe, auto vecchie”. Nei giorni scorsi molte Regioni hanno manifestato la volontà di mantenere delle agevolazioni anche nei confronti dei mezzi storici dai 20 ai 29 anni di vita.

Qualora non venga mantenuta l’esenzione, anche i proprietari di questi veicoli saranno spinti a rottamarli per evitare il rischio di pagare un bollo molto elevato. L’unica Regione che avrebbe già deliberato un nuovo regime per i veicoli ultraventennali sarebbe, invece, la Basilicata con l’applicazione di tariffe in base alla cilindrata: 50 euro fino a 1000 cc, 100 euro da 1001 a 2000cc e 200 euro oltre 2001cc. Poi c’è chi si è allineato alla legge di Stabilità, Abruzzo, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, la Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Marche, Sardegna, e chi sta cercando ancora una soluzione definitiva, il Piemonte, che ha fatto slittare il pagamento a fine febbraio, mentre Lombardia, Emilia Romagna e Veneto manterranno l’esenzione per le sole auto e moto di interesse storico dai 20 ai 29 anni iscritte nei registri Automoto Club Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana (FMI).

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2 commenti

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  • Giuseppe ha detto:

    Siete sicuri che ciò che avete scritto risponde a verità ? (Es Veneto)

  • Giulio ha detto:

    Desidero commentare la scelta effettuata da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, che ritengo presenti degli aspetti fortemente discutibili.
    L’iscrizione ad un registro storico garantisce l’originalità del mezzo, non necessariamente la sua perfetta funzionalità sotto l’aspetto meccanico. Per questo esistono le revisioni ministeriali, alle quali deve essere sottoposto ogni mezzo circolante. Di contro, la non iscrizione ad un registro storico non significa che un mezzo non sia originale ed in ottime condizioni. Chi ha detto che lo si debba per forza iscrivere ad un registro storico? A mio parere l’esenzione per i mezzi dai 20 ai 29 anni dovrebbe essere condizionata semplicemente all’apprtenenza ad uno specifico elenco (ad esempio per la FMI l’elenco delle moto di rilevanza storica, emesso ogni anno) ed, ovviamente, al superamento della revisione ministeriale. L’esclusione dall’esenzione di mezzi originali ed in ottime condizioni, solo perchè non sono iscritte ad un registro, mi sembra un’ evidente discriminazione.

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