Bologna, passante nord: i sindaci chiedono la verifica sull’utilità del progetto

Il comitato contrario al progetto presenta un esposto in Procura

I sindaci della provincia di Bologna si schierano contro l'infrastruttura, pensata per alleggerire il traffico sul nodo autostradale di Bologna. La richiesta da parte degli amministratori è di verificarne l'effettiva necessità, mentre il presidente dell'Emilia Romagna chiede di "prendere una decisione", mostrandosi più propenso alla realizzazione dell'opera
Bologna, passante nord: i sindaci chiedono la verifica sull’utilità del progetto

E’ polemica a Bologna per la realizzazione del passante nord, che dovrebbe collegare l’autostrada A1 all’A13 e all’A14. Un “raccordo” di 40 km, che si è già attirato il no deciso da parte di ben dieci sindaci della provincia bolognese, a meno che il capoluogo emiliano e la regione non realizzino “uno studio attualizzato, prima che si avvii la progettazione preliminare, da cui dovrà prendere le basi di lavoro”.

“Noi dichiariamo senza mezzi termini che il Passante nord non troverà il nostro assenso se non saranno dimostrati la sua vera utilità in chiave strategica e per ridurre la congestione di traffico per l’intera rete metropolitana; la condivisione definitiva del tracciato; la realizzazione di tutte le opere di mitigazione: ambientali, complementari e di adduzione indicate dai Comuni; il sostegno al trasporto pubblico ferroviario”, è quanto messo nero sui bianco dai sindaci Claudia Muzic (Argelato), Erika Ferranti (Bentivoglio), Giulio Pierini (Budrio), Irene Priolo (Calderara di Reno e delegata ai Trasporti della Città metropolitana), Belinda Gottardi (Castel Maggiore), Stefano Sermenghi (Castenaso), Emanuele Bassi (Sala Bolognese), Isabella Conti (S.Lazzaro), Daniela Lo Conte (Granarolo) e Stefano Fiorini (Zola Predosa).

In un documento congiunto, i primi cittadini hanno fatto sentire la propria voce, rivolgendosi contro coloro che sostengono la costruzione del passante indipendentemente dalla sua effettiva utilità. “Noi sindaci siamo responsabili, noi sindaci siamo dalla parte dei cittadini e delle imprese, siamo dalla parte della ragionevolezza e dell’equilibrio, siamo dalla parte della lotta allo spreco di denaro pubblico”.

Secondo i sindaci, la dimostrazione della reale necessità di un passante per la città di Bologna è quindi condizione imprescindibile per dare il via ai lavori. “Lo faremo se e solo se sarà dimostrato che serve e che avrà un valore strategico. E poi vogliamo dire a coloro che dicono che ‘bisogna fare a prescindere, che noi invece non faremo mai a prescindere’, ma solo se la comunità bolognese avrà un evidente vantaggio”.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che chiede alla città delle torri di “prendere una decisione”, sciogliendo “al più presto e fino in fondo” il nodo sull’infrastruttura.

La patata bollente è quindi nelle mani degli amministratori bolognesi. “Ora Bologna deve decidere se vuole cogliere o meno quell’opportunità“, ha dichiarato Bonaccini, ricordando inoltre come fino a poco tempo fa la realizzazione del passante venisse descritta come un’opera imprescindibile. “Gli sforzi di questi anni sono stati per realizzare un’opera che consentirebbe di smaltire il traffico e creare nuovi posti di lavoro“.

Appare chiaro quindi come il presidente, che ieri ha presentato all’aula dell’assemblea legislativa il proprio programma di mandato ma senza accennare alla questione passante, sembrerebbe propendere a favore della realizzazione dell’opera, comunque garantendo “Il massimo di mitigazione possibile, perché sia non un danno ma un’opportunità”.

Nel frattempo è cominciata la protesta nei comuni di Granarolo e Castenaso, con l’affissione pubblica di cartelloni 70×100, “per richiamare l’attenzione sul Passante nord, inutile scempio di terreno e soldi”, così come annunciato dal comitato contrario al progetto, che ha segnalato inoltre la nascita di altre iniziative intenzionate a combattere la realizzazione dell’opera.

Il comitato dei cittadini per l’alternativa al passante autostradale nord ha presentato un esposto in procura a Bologna, chiedendo ai Pm di andare a fondo del progetto, dal momento che sembra non siano mai state prese in considerazione delle soluzioni alternative per alleggerire il traffico sul nodo autostradale bolognese.

Per il comitato insomma l’opera sarebbe nient’altro che inutile. Gli stessi contestano inoltre l’affidamento diretto del lavoro alla società Autostrade, che violerebbe la normativa relativa alla trasparenza e concorrenza. La domanda è perché non sia stata indetta una gara pubblica.

In precedenza il comitato di cittadini si era fatto avanti anche alla Corte dei conti.

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1 commento

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  • comitato cittadino tangenziale autostrada bologna ha detto:

    In relazione al Vs. articolo “Bologna, passante nord: i sindaci chiedono la verifica sull’utilità del progetto” vogliamo ricordare che sin dai tempi della Amministrazione Imbeni e dopo serrati confronti tra Cittadini, Tecnici ed Amministratori locali, le Autorità competenti regionali, nazionali ed internazionali pervennero alla scelta del PASSANTE NORD come unica infrastruttura idonea alla soluzione dei problemi dello strategico Nodo autostradale bolognese, della Città e della Pianura. Tale soluzione è stata puntualmente ribadita durante le annose lungaggini burocratiche e, anche recentemente, dal neo eletto Presidente Regionale Bonaccini e dal Sindaco Merola (che, ne siamo certi, la riproporrà durante la ormai prossima campagna elettorale metropolitana). E’ ben noto, peraltro, il loro personale impegno per la stesura del Progetto definitivo dell’ opera.

    Va evidenziato che il solo e unico progetto alternativo al Passante, che propugna l’ assurdo allargamento “in sede” dell’ attuale Tangenziale, è opera di un ingegnere e del suo assistente ed è stato sistematicamente rigettato in tutte le sedi competenti nelle quali è stato proposto perché giudicato non valido e non idoneo alla soluzione dei problemi in precedenza detti.

    Serve, in sostanza, non un pernicioso rappezzo, ma una Infrastruttura che, nel contesto di più ampie vedute e per un lungo periodo di tempo, soddisfi le esigenze del traffico leggero e soprattutto pesante del nodo Autostradale , di quello cittadino e dell’ hinterland e tenga ben presenti quelle non più rinviabili delle realtà industriali e commerciali della Pianura Bolognese, primaria fonte di ricchezza locale, provinciale e nazionale ed il cui sviluppo è seriamente frenato dalla mancanza di idonee infrastrutture di trasporto e collegamento. Solo il Passante Nord sarà in grado di soddisfarle in maniera apprezzabile e a lungo termine.

    I Cittadini ne sono convinti ed auspicano che l’ impegno sia degli Amministratori locali che dei Rappresentanti di categoria porti alla sollecita realizzazione della importante ed insostituibile opera.

    Da troppi anni a Bologna non si realizzano infrastrutture; il Passante Nord può e deve essere l’ inizio di una inversione di tendenza. Le Infrastrutture servono allo sviluppo economico e sociale, vanno fatte, fatte bene, quando servono.

    L’ urgenza del problema è quotidianamente sotto gli occhi di tutti, Bolognesi e non.

    Come Comitato ci appelliamo e riponiamo piena fiducia nei nostri Amministratori.

    COMITATO CITTADINO TANGENZIALE-AUTOSTRADA DI BOLOGNA

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