Bonus colonnine 2024: riapre lo sportello per imprese e professionisti

La domanda dovrà essere inviata entro il 20 giugno

Bonus colonnine 2024: riapre lo sportello per imprese e professionisti

La seconda edizione del bonus colonnine 2024 si apre oggi. Si tratta dei fondi, concessi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dedicato ad acquisto ed installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici per aziende e professionisti. La dotazione prevista è pari 87,5 milioni di euro.

La ripartizione del bonus

Degli 87,5 milioni di euro, ce ne sono 70 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 euro per le imprese, 8,75 milioni per un valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro sempre per le imprese e 8,75 milioni per l’acquisto e l’installazione per i professionisti.

Il bonus è così distribuito:

per le infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
– wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 € per singolo dispositivo
– colonnine con due punti di ricarica: 8.000 € per singola colonnina

per le infrastrutture di ricarica in corrente continua:
– fino a 50 kW: 1.000 €/kW
– oltre 50 kW: 50.000 € per singola colonnina
– oltre 100 kW: 75.000 € per singola colonnina

I requisiti

Per poter accedere al bonus, tra gli altri requisiti, le imprese devono avere sede sul territorio italiano, essere iscritte al Registro delle Imprese, essere in regola nella posizione contributiva e negli adempimenti fiscali e non essere in situazione di difficoltà.

Per quanto riguarda i professionisti, invece, devono presentare un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA, non inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica, essere in regola nella posizione contributiva e negli adempimenti fiscali e, per chi utilizza il regime forfettario, il valore della colonnina non può superare 20.000 euro.

Come richiederlo

La domanda può essere inviata da oggi fino al prossimo 20 giugno, tramite la piattaforma Invitalia oppure tramite una PEC. Quest’ultima è obbligatoria se il valore delle infrastrutture di ricarica supera i 375.000 euro da parte delle imprese.

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