BYD: una fabbrica in Turchia per l’Europa, a partire dal 2026
Potrà così evitare i dazi UE alle auto elettriche cinese
BYD continua la sua offensiva europea ed annuncia la realizzazione di una nuova fabbrica in Turchia, dove verranno costruite le vetture per il mercato europeo. In questo modo, il marchio cinese potrà evitare i nuovi dazi imposti dall’Unione Europea alle vetture elettriche cinesi, essendo la fabbricazione in Europa.
Un investimento di un 1 miliardo
L’azienda asiatica investirà circa un miliardo di dollari nel nuovo sito produttivo, nella provincia turca di Manisa, e l’impianto potrà produrre 150.000 veicoli all’anno, a partire dalla parte finale del 2026. Darà lavoro a circa 5.000 persone, in una fabbrica dove saranno prodotte sia auto elettriche che ibride plug-in, anche se, almeno per il momento, non è stata fatta una proporzione tra le due. Probabilmente dipenderà soprattutto dalla domanda dei consumatori nei prossimi anni.
La scelta dell’impianto in Turchia, annunciato nel corso di un evento con il presidente turco Erdogan, è arrivata “per vantaggi unici offerti dal paese, come il suo ecosistema tecnologico in via di sviluppo – si legge in una nota BYD – la solida base di fornitori, la posizione straordinaria e la forza lavoro qualificata”.
Tante case in Turchia
Nonostante la Turchia non abbia una particolare tradizione automobilistica, sono numerose le case con impianti in questo paese, tanto che nel 2023 sono stati prodotti più di 1,4 milioni di veicoli, con marchi come Hyundai, Toyota, Renault e Ford.
“L’investimento di BYD in questo nuovo stabilimento di produzione svilupperà ulteriormente le capacità di produzione locale del marchio – chiude la nota – e aumenterà l’efficienza logistica”.
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