Caro benzina, a Varese indaga la Finanza sugli aumenti
Per ora indagine conoscitiva e nessun indagato
L’aumento dei prezzi della benzina non sta infastidendo solamente automobilisti e aziende del settore. Anche la Guardia di Finanza potrebbe avere presto qualcosa da dire in proposito. La Procura di Varese, infatti, ha avviato un’indagine che, a modo suo, potrebbe essere storica. Infatti la Procura della città lombarda ha deciso di paragonare le compagnie petrolifere a fornitori di un servizio pubblico e in questo senso il Nucleo di Polizia Tributaria della Gdf ha acquisito nella giornata di oggi i documenti presso le sedi italiane delle principali compagnie petrolifere per verificare che non sia in atto una speculazione sui prezzi del carburante.
Il periodo di riferimento dell’indagine va da gennaio 2011 all’attuale marzo 2012. In questo momento la Finanza sta prendendo conoscenza dei vari atti e delle azioni che hanno portato ai recenti aumenti del combustibile in ogni sia forma. L’obiettivo è quello di comprendere se, tenendo presenti tutti gli elementi come tasse e prezzo medio internazionale, l’attuale caro benzina in atto sia dovuto effettivamente al normale andamento del mercato oppure se sia in atto una speculazione per tenerne alto il costo.
In questo momento l’obiettivo è solo quello di compilare un dossier conoscitivo e per ora non arriva notizia di nessun indagato. «In Italia i prezzi record dei carburanti (+18,0% annuo a febbraio, +54,1% dal minimo di inizio 2009) ne hanno tagliato gli acquisti: -10,9% a gennaio da inizio 2007 – sono i dati del Centro studi di Confindustria – Il caro petrolio penalizza consumi e margini delle imprese: un rincaro stabile di 10 dollari sottrae nel primo anno lo 0,25% alla crescita del Pil italiano.»
Fonte: Quotidiano.net
Foto: Flickr
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