Caro benzina, ritornano gli aumenti e si ricomincia da capo

Confermato lo sciopero dei distributori il 4 e 5 agosto

La guerra dei prezzi della benzina non accenna a fermarsi, scontentando praticamente tutti. I clienti vedono i prezzi aumentare di continuo nonostante i sempre più risicati sconti, mentre i benzinai scioperano contro compagine petrolifere e Governo
Caro benzina, ritornano gli aumenti e si ricomincia da capo

Per qualche settimana sembrava quasi che i prezzi della benzina fossero finalmente destinati a scendere in maniera continuativa, a prescindere dagli sconti. Disgraziatamente non è andata così. Gli ultimi rilevamenti di quotidiano energia sono impietosi: dopo gli sconti forsennati del weekend, la settimana è ormai caratterizzata da alzamenti di prezzo continui. Avrebbe iniziato la IP, ma praticamente tutte le compagnie ci sono dentro, chi più e chi meno. La TotalErg ha visto la benzina aumentare di 0,7 centesimi e il gasolio di 0,4 centesimi di euro. La media dei prezzi esposti per la benzina è ora di 1,841 € al litro, mentre il gasolio si aggira sugli 1,739 € al litro. Il GPL viene invece mediamente prezzato a 0,749 € al litro.

Sono ormai letteralmente da paura i prezzi massimi delle compagnie. La benzina ha toccato nuove vette a 1,927 € al litro, mentre il gasolio è arrivato a 1,784 € al litro. Il GPL, invece, vede il suo massimo a 0,790 € al litro. Un vero e proprio colpo allo stomaco, dopo che il fine settimana aveva visto Esso, IP, TotalErg, Eni e persino alcuni no-logo applicare delle nuove tariffe scontate, anche se in leggera controtendenza verso l’alto rispetto a qualche tempo fa.

Tutto questo mentre lo sciopero dei benzinai del 4 e 5 agosto viene nuovamente confermato, concedendo all’Authority solamente venerdì 3 agosto come giorno di tregua. «Solo alcuni dei comportamenti in aperta violazione delle leggi esistenti – hanno dichiarato Faib, Fegica e Figisc/Anisa – che i petrolieri stanno adottando sistematicamente, colpendo oltre 20.000 piccole imprese di gestione che occupano circa 120.000 persone e sostengono la sopravvivenza di altrettante famiglie. Tutto questo, con la responsabilità diretta e colpevole del Governo che, nonostante 14 differenti sollecitazioni formali e appelli di ogni tipo, si è sistematicamente sottratto a qualsiasi tipo di confronto ed è inerte di fronte alla violazione delle leggi in vigore

La sensazione è che il primo weekend di agosto presenterà una sorta di scenario da Apocalisse. E tremiamo al pensiero di cosa saranno i distributori nei giorni immediatamente precedenti.

Foto: Roberto Gimmi via Flickr

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