CATL boccia le batterie allo stato solido: “Insicure, durano poco e funzionano male”
Secondo il CEO di CATL le batterie allo Stato Solido non sono ancora pronte

Le batterie allo stato solido sono spesso considerate la svolta definitiva per la mobilità elettrica, ma secondo il CEO di CATL, Robin Zeng, la loro diffusione è ancora lontana. In un’intervista al Financial Times, il fondatore dell’azienda ha dichiarato che queste tecnologie non sono ancora pronte per il mercato: presentano problemi di durabilità e sicurezza, che ne ostacolano l’affidabilità. Nonostante l’interesse crescente, lo stato solido resta per ora una promessa non mantenuta.
Secondo il CEO di CATL le batterie allo Stato Solido non sono ancora pronte
Zeng, fisico con un dottorato di ricerca, ha spiegato di seguire da dieci anni lo sviluppo delle batterie allo stato solido, osservando i progressi mensili degli ingegneri. Pur supportando pienamente questa tecnologia, ha evidenziato le difficoltà nel commercializzarla, nonostante i vantaggi del litio metallico puro usato per l’anodo. Gli sviluppatori hanno provato a risolvere i problemi comprimendo i materiali, ottenendo buoni risultati nei test, ma resta irrealistico applicare così tanta pressione in condizioni reali.
Tra i problemi principali delle batterie allo stato solido c’è l’espansione del litio durante carica e scarica, che ne compromette la durata: “Forse reggono 10 cicli, non sono sostenibili”, ha detto Zeng. Inoltre, in caso di rottura, il litio potrebbe reagire con l’umidità, ponendo rischi di sicurezza. Nonostante gli sforzi, CATL – leader mondiale con il 37% del mercato – ora punta su batterie semi solide e agli ioni di sodio, già in fase di produzione.
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