Citroen DS3 R3: test drive
Prova speciale della piccola "bomba" di Citroen
Per gli appassionati di Rally dire “Citroen” equivale a dire “vittorie”. Non potrebbe essere altrimenti dopo aver vinto 8 titoli mondiali consecutivi. Ma l’impegno della casa francese in questa affascinante specialità non prevede soltanto la partecipazione al WRC. Obiettivo di Citroen Racing, infatti, è anche quello di offrire vetture estremamente competitive ai numerosissimi “piloti clienti” che ogni domenica, nelle speciali di tutto il mondo, si danno battaglia alla guida di vetture marchiate con il doppio chevron.
Ed è proprio ai piloti clienti ed ai team privati che si rivolge la nuova “micidiale” arma di casa Citroen: la “DS3 R3”, che abbiamo avuto occasione di provare sulle stradine della difficilissima Ps. “Collobrières” del Rally Du Var.
Caratteristiche Tecniche
Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze: sebbene a livello estetico la vettura sia praticamente identica alle DS3 che vediamo sulle strade di tutti i giorni, sotto la “pelle” rimane ben poco della vettura “di serie”.
Il propulsore, come da regolamento, è un 1.6 turbo capace di erogare ben 210cv e 350nm di coppia. Quest’ultimo è soltanto un “lontano” parente del 1.6 THP che troviamo sulle normali DS3: albero a camme, pistoni, bielle, volano, turbina, sistema d’aspirazione, centralina e scarico sono stati tutti rivisitati al fine di garantire il massimo delle prestazioni, senza però trascurare l’ affidabilità.
Naturalmente gli uomini della Citroen Racing sono intervenuti anche sulla scocca, che è stata fortemente irrigidita e rinforzata grazie all’installazione di un roll bar multipoint, fondamentale anche per garantire il massimo della sicurezza in caso d’incidente. Anche il comparto delle sospensioni è stato completamente rivisitato, prevedendo un raffinatissimo assetto BOS regolabile in compressione, ed in espansione. Diverso è anche l’impianto frenante, dotato di dischi baffati con pinze e pastiglie racing; ed anche il sistema di servo assistenza elettroidaulica.
Il cambio rappresenta un “unicum” tra vetture di questa di questa categoria: per la prima volta, infatti, su una “client rally car”, e non più soltanto su una Wrc, troviamo un cambio sequenziale,che a differenza di quello delle competitor, è “elettroattuato”. La cambiata, infatti, avviene grazie ad un impulso elettrico che va dal paddle al volante fino alla centralina del cambio, garantendo tempi di cambiata dimezzati rispetto ad un semplice manuale, e notevolmente inferiori anche rispetto ad un normale sequenziale.
Video Citroen DS3 R3
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Il Test
Dopo aver percorso il tratto di strada della Ps. “Collobrières” da “passeggeri” del campione italiano rally Simone Campedelli, il quale ci ha dato dimostrazione di come le leggi della fisica sembrano non valere per DS3 R3, e ci ha permesso di capire che le nostre capacità di “pilota” sono praticamente “nulle” in confronto a quelle di un pilota “vero”, è arrivato il momento di mettere tuta e casco per provare e per raccontarvi come va questa piccola “bomba”.
Date le premesse, nonostante avessimo anche un po’ di esperienza in materia di rally, grazie a qualche gara disputata alla guida di una 106 gruppo N, non vi nascondiamo che al momento di partire per il nostro test la tensione ed il timore erano molto alti.
La vettura sin da subito evidenzia che la parentela con la DS3 da strada è davvero molto “remota”. Già al minimo la rumorosità e le vibrazioni sono quelle “tipiche” di una vettura da competizione. Una volta impostata la procedura di “partenza assistita”, innestata la prima e rilasciato il pedale del freno, la DS3 R3 scatta in avanti con una velocità ed una progressione tali da togliere il fiato. Il grip offerto dalle gomme Pirelli è incredibile: nonostante la trazione anteriore e la potenza elevata, non ci sono pattinamenti.
Una volta partiti è assolutamente sbalorditiva la velocità e la cattiveria con cui si susseguono le marce. Basta tirare il paddle dietro al volante, ed il cambio sale di rapporto con delle vere e proprie “fucilate”, ma non si ha neanche il tempo di riportare le dita sul volante, che è già tempo di salire nuovamente di marcia, tanto sono corti i rapporti del cambio.
Il motore ci ha impressionato per la spinta e per la facilità con cui prende i giri, ma soprattutto per la coppia molto abbondante, disponibile già dai più bassi regimi. Ciò, come ci è stato spiegato dal pilota Simone Campedelli, permette di tenere una marcia più alta nei tratti con numerose curve in successione, aiutando ad avere una guida più fluida ed efficace rispetto a tutte le altre vettura da gara, dove la coppia è del tutto assente ai regimi intermedi.
Dopo esser partiti, quando siamo arrivati alla prima curva, i freni “freddi”, insieme alle pastiglie nuove, ci han fatto venire qualche “capello bianco”, ma una volta entrati in temperatura sono in grado di garantire decelerazioni incredibili. In un paio di occasioni, durante il giro da passeggeri di “Simone Campedelli”, arrivando ad alcuni tornanti stretti in sesta piena, per di più in discesa, abbiamo più volte pensato che saremmo sicuramente arrivarti lunghi e che avremmo avuto un incontro ravvicinato con il muretto, o peggio, che saremmo finiti nella scarpata. Ma invece la Citroen DS3 R3 è sempre riuscita a rallentare in tempo, smentendo puntualmente le nostre paure.
In curva, grazie all’assetto molto sofisticato e alla rigidità del telaio, oltre che alla spettacolare aderenza offerta delle gomme Pirelli, è possibile avere, se si ha il coraggio di tenere giù, delle velocità di percorrenza stupefacenti, tanto che per “comuni mortali” come noi, la vettura sembra essere davvero priva di“limiti”. La reattività e la velocità di risposta ai comandi sono un qualcosa di totalmente inarrivabile per delle vetture da strada, comprese anche quelle più sportive. Arrivando nei tornanti più stretti invece, basta agire sulla leva del freno a mano idraulico, e la DS3 R3 curva praticamente da sola, con una facilità ed una velocità disarmanti. Uscendo dalle curve il differenziale autobloccante fa un lavoro egregio, perché non ci sono né sottosterzo, né reazioni sul volante dovute alla coppia. La DS3 R3, però, allo stesso tempo stupisce perché il suo comportamento rimane sempre molto composto e prevedibile, tanto da risultare molto meno impegnativa di quanto si potesse pensare. La stabilità è davvero notevole, ed il posteriore premette di “giocare” quel tanto che basta con i rilasci ed i trasferimenti di carico, senza però mettere mai in apprensione chi è alla guida. Lo sterzo è incredibilmente pronto e diretto, tanto che si ha l’impressione di poter sentire ogni minima sfumatura dell’asfalto direttamente sui polpastrelli delle proprie dita.
Peccato solo che una volta presa la giusta confidenza, proprio quando stavamo iniziando a divertirci come dei bambini al luna park, i 4 km di prova speciale a nostra disposizione erano già finiti.
Per invogliare i clienti ad acquistare la Ds3 R3, “Citroen Racing” ogni anno organizza, anche in Italia, un apposito trofeo a loro riservato, che prevede degli interessantissimi premi per i vincitori di ogni singolo rally, a cui si aggiunge la possibilità per il vincitore dell’intero trofeo di partecipare, l’anno successivo, al campionato italiano rally con una Ds3 r3 “ufficiale”.
Noi, dopo averla provata, siamo sicuri che questa DS3 R3 saprà dare numerosissime soddisfazioni a tutti i piloti che decideranno di acquistarla o di noleggiarla. D’altronde, che questa sia una“rally car” non solo estremamente competitiva, ma anche “vincente” lo dimostrano i fatti: nell’anno dell’esordio, la vettura del “Citroen team Italia”, gestita dalla Procar, con il “fortissimo” Simone Campedelli alla guida, si è aggiudicata il campionato italiano tra le vetture a due ruote motrici, ed il suo pilota si è laureato “Campione Italiano Rally Junior 2011”.
Infine, ci sentiamo in dovere di ringraziare, oltre a Citroen Racing, il gentilissimo e simpaticissimo Jean-Pierre Farrugia, addetto stampa di Citroen Racing, che ci ha accompagnato durante tutta la 2 giorni di test.
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Bella sfida tra questa e clio r3c..
Sarà anche veloce, velocissima ma 110.000€ sono troppi x potersela permettere i comuni mortali