Citroen vuole trasformarsi in un marchio globale
Lo ha confermato il numero uno del brand francese Vincent Cobée
Citroen fino ad ora ha fatto affidamento sull’Europa, area del mondo da cui proviene la stragrande maggioranza delle sue immatricolazioni. Le cose però dovrebbero cambiare nettamente in futuro. Infatti il nuovo numero uno della casa automobilistica francese che fa parte del gruppo Stellantis, l’amministratore delegato Vincente Cobée, ha detto chiaro e tondo che intende internazionalizzare il marchio del double Chevron.
Citroen punterà su nuovi mercati per ampliare le sue vendite
Citroen quindi mira a diventare un marchio di rilevanza mondiale e la sua crescita già adesso è sotto gli occhi di tutti in paesi quali Brasile, Argentina, India, Turchia, Egitto e Marocco. Anche in Giappone e Cina la quota di mercato della casa francese è aumentata notevolmente negli ultimi tempi.
Ovviamente questo non significa voler trascurare l’Europa che attualmente rappresenta il 78 per cento delle vendite totali di auto. Ma semplicemente migliorare le proprie performance anche al di fuori dei confini del vecchio continente.
Per fare ciò Citroen effettuerà nei prossimi anni una vera e propria trasformazione. Infatti il brand di Stellantis punterà forte sulle auto elettriche e inoltre vuole trasformarsi in una sorta di marchio low cost.
Secondo recenti studi, il mercato auto dell’Europa è destinato a contrarsi in misura del 30 o del 40 per cento nel prossimo decennio. Questo ovviamente spinge le case automobilistiche che fino ad ora hanno puntato forte sul nostro continente a guardare al resto del mondo ed in particolare ai mercati emergenti, come sta facendo Citroen.
La chiave di questa crescita per Vincent Cobée sarà nella competitività dell’offerta che la casa transalpina sarà in grado di offrire ai suoi clienti in tutto il mondo. Già con la nuova C3 avremo una prima idea di quello che accadrà nella gamma del produttore francese.
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