Claudio Cecchetto e la passione per le auto: “Al volante capisco se un brano sarà di successo”

"L'approccio dei giovani a musica e motori ha subito un evoluzione simile"

Claudio Cecchetto e la passione per le auto: “Al volante capisco se un brano sarà di successo”

Claudio Cecchetto, noto disc-jockey, presentatore, talent scout, produttore discografico e molto altro, è anche un grande appassionato di auto e motori in generale. Una passione che lui stesso ha raccontato recentemente in occasione di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale tra le altre cose Cecchetto ha parlato dei suoi ricordi passati legati al mondo delle quattro ruote, del rapporto tra auto e musica e dell’evoluzione del rapporto tra giovani e motori nell’era della mobilità ecologica.

Spiegando di cosa è per lui l’automobile Cecchetto ne riconosce l’aspetto funzionale quanto quello di status-symbol affermando: “L’auto è un mezzo di trasporto per muoversi comodi, specie per andare in vacanza. Ma è anche un modo per esternare la propria personalità: è una soddisfazione quando ci si può permettere una bella auto”. Sull’auto come mezzo di seduzione poi aggiunge: “Magari oggi è più facile trovare un locale in affitto, ma ai miei tempi era anche un appartamento privato dove ospitare la propria compagna”.

Fiat 500 L blu la prima auto

Parlando della sua prima auto, Cecchetto rispolvera i ricordi: “Era una Fiat 500 L blu. Rammento che al momento della consegna chiesi un optional, la serratura sul vano posteriore. Mi dissero di girarmi mentre la montavano, in quanto dovevano martellarla e non mi avrebbe fatto piacere vedere violata la mia auto nuova. La prima notte non ho dormito, ero sempre al balcone a controllare non me la rubassero. A volte ricordo la 500 anche come punto di riferimento per fare delle valutazioni economiche, perché costò 595.000 lire, l’equivalente di 300 euro odierni”.

Citreon DS la più bella di sempre

Sull’auto più bella tra quelle da lui possedute, Cecchetto sceglie una vecchia Audi A8: “Sembrava una A4 ma poi, mano a mano che ti avvicinavi, diventava sempre più grande. Mi piaceva perché aveva la faccia di un’auto normale, ma era veramente imponente”. Dovendo scegliere l’auto più bella in assoluto, il disk-jockey non ha alcun dubbio: la Citroen DS lanciata del 1955 e nota anche come Squalo per via del suo inconfondibile design. “Lo Squalo della Citroen è stato memorabile, – afferma Cecchetto – per me è l’auto più bella in assoluto e non capisco perché non l’abbiano rifatta”.

Ascolto in auto decisivo per capire se un brano avrà successo

Parlando dell’auto come luogo di ascolto e composizione della musica, Cecchetto dice: “Per comporla non è un buon posto, meglio la propria casa, un tramonto o un bel paesaggio. Personalmente mi piace molto ascoltare musica al volante, anzi, per capire se un brano avrà successo o meno lo devo ascoltare in auto“.

Transizione doverosa, l’elettrica BMW i3 la prossima auto

Venendo all’attualità e alla transizione elettrica, Cecchetto sostiene che sia “doverosa”, precisando però che “si pone il problema di creare energia per le auto in maniera meno impattante possibile”. Il produttore discografico fa poi un parallelismo tra la musica e il mondo dei motori per spiegare l‘atteggiamento dei giovani di oggi rispetto agli anni ’80: “Per auto e moto è successo come con la musica: la passione rimane, ma non c’è più il concetto del possesso, sostituito dall’affitto, dallo sharing. La voglia di guidare rimane, di acquistare, meno”. Infine parlando di quale sarà la sua prossima auto, Cecchetto non ha dubbi sul fatto che sarà una full electric, la BMW i3: “La trovo bella, comoda, agile nel traffico e adesso con un’autonomia accettabile”.

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