Con una sigaretta distrugge 600 auto: uomo arrestato in Corea

Un uomo in Corea del Sud è stato condannato a 18 mesi di carcere e 72.900 dollari di risarcimento per aver causato un incendio che ha danneggiato più di 600 veicoli, di cui 100 Mercedes. L’uomo di 31 anni è stato condannato per aver appiccato accidentalmente un incendio accendendo una sigaretta accanto a una bomboletta di gas di petrolio liquefatto (GPL).

Distrugge 600 veicoli accendendo una sigaretta accanto ad una bomboletta GPL

L’uomo, un dipendente di un autolavaggio mobile, era stato chiamato per un lavoro in un garage sotterraneo in un edificio di lusso di un condominio nella città meridionale di Cheonan. L’incendio ha causato danni per 4,3 miliardi di won (3,1 milioni di euro) all’edificio e a più di 600 auto, tra cui circa 100 veicoli Mercedes-Benz e altre 70 auto di lusso.

A quanto pare il colpevole ha pensato bene di fumarsi una sigaretta proprio accanto al suo furgone dove era presente la bombola di GPL dimenticando che la valvola della bombola del gas era rimasta aperta mentre il gas altamente esplosivo stava fuoriuscendo nell’aria.

L’uomo ha ammesso di aver acceso la sigaretta vicino alla bombola di GPL, ma ha insistito sul fatto che la valvola era aperta per ragioni sconosciute e quindi si è dichiarato non direttamente responsabile dell’esplosione. Il suo avvocato ha anche detto che il suo assistito non avrebbe mai acceso la sigaretta se avesse notato la perdita di gas. 

Il tribunale tuttavia ha ritenuto l’uomo direttamente responsabile dell’incendio per non aver seguito gli ordini del suo capo di chiudere la valvola prima di trasferirsi nel condominio dopo aver terminato un lavoro in un luogo diverso. “Ha fatto qualcosa di gravemente sbagliato in quanto avrebbe potuto causare la perdita di molte vite umane”, ha affermato il giudice.

Per fortuna non ci sono state ne vittime ne feriti a parte lo stesso condannato che ha subito ustioni di terzo grado e questo ovviamente è stato tenuto in considerazione dal giudice che quindi ha condannato l’uomo ad “appena” 18 mesi di carcere. Il risarcimento è così basso in quanto quella cifra corrisponde al massimo  coperto dalla sua polizza assicurativa.