Coronavirus e DPCM: le regole per Taxi e NCC
Si possono prendere taxi e NCC all'epoca del Coronavirus? Sì, ecco le regole da rispettare
Prima di vedere assieme le regole dettate dal nuovo DPCM del 22 marzo una nota di merito. In questo periodo estremamente difficile per il nostro Paese le manifestazioni di solidarietà sono state molte e diverse. Una di queste iniziative vede come protagonisti diversi taxisti e cooperative che i questi giorni d’emergenza si sono messi a disposizione dei cittadini più deboli e anziani utilizzando i propri mezzi da lavoro per consegnare la spesa a domicilio ed offrire gratuitamente corse a tutti i medici, infermieri e personale sanitario diretti dal proprio domicilio all’ospedale di riferimento.
Linee guida
Il Ministero dei Trasporti ha messo nero su bianco le linee guida da rispettare per il trasporto merci e persone. Infatti se si vuole prendere un taxi o auto a noleggio con conducente (NCC) si potrà viaggiare al massimo in 2 passeggeri, entrambi seduti sul divanetto posteriore. Vietato salire davanti e il posto in mezzo, sul divano posteriore, deve essere necessariamente lasciato libero per garantire un minimo di distanza tra i due passeggeri. All’epoca del Coronavirus per evitare il contagio da COVID-19 il buon senso ci porta a consigliarvi di prendere un taxi a persona al fine di mantenere la la distanza di sicurezza suggerita di 1,5 metri oltre a tenere parzialmente aperto il finestrino laterale visto che in un ambiente chiuso le particelle virali di una persona infetta o asintomatica si concetrerebbero maggiormente nell’aria.
Obbligo mascherina
Per i conducenti le regole del Ministero sono chiare: obbligo di mascherina e guanti per limitare possibili contagi e sono da preferire i pagamenti contactless tramite l’utilizzo di specifiche App quali MyTaxi e Satispay. Con buona pace per tutti gli operatori del settore (taxi e NCC) che ancora rifiutano il pagamento con carte.
Chi può prendere taxi o NCC
La regola fondamentale è “stare a casa”. Se non potete farne a meno, per necessità o situazione di lavoro, dovete munirvi del nuovo modulo di autocertificazione, compilarlo e mostrarlo alle Forze dell’Ordine quando richiesto. I trasgressori andranno incontro a sanzioni che raggiungono i 5.000 euro di multa oltre a una denuncia penale che può portare fino a 3 mesi di detenzione.
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