Covini Engineering: quando sei ruote fanno la differenza
CW6, la sportiva che ha sfidato le convenzioni
Dalla Ferrari alla Lamborghini, dalla Maserati alla Bugatti, quando si parla di quattro ruote è facile pensare ai molti costruttori che, a suon di innovazioni meccaniche, design sempre più arditi e vetture con prezzi da capogiro, si disputano il primato nell’esclusivo segmento del super-lusso.
Quando però le ruote diventano sei non c’è dubbio, l’indiscusso leader è lui, Ferruccio Covini; docente universitario e consulente, con incursioni nel mondo della scrittura (è uscito l’anno scorso il suo romanzo autobiografico “Via Emilia 33 – Un’isola in mezzo al cielo”), il poliedrico ingegnere meccanico e aerospaziale è il fondatore dell’omonima Covini Engineering, che dal 1978 sviluppa e realizza prototipi di supercar sempre capaci di precorrere i tempi, grazie ad un’autentica passione per i motori nata in giovane età, e dalla quale sono scaturite brillanti intuizioni che negli ultimi trent’anni gli hanno garantito un posto di tutto rispetto tra i designer del comparto automotive, al fianco dei giganti della categoria.
Sei ruote, si diceva… Sì, perché oltre ad essere stato il primo a sperimentare la motorizzazione diesel su una vettura sportiva – la B24/Sirio, presentata al Salone dell’auto di Ginevra del 1981, primo veicolo a gasolio della storia dotato di intercooler aria-liquido e in grado di superare i 200 km/h – negli ultimi anni gli addetti ai lavori sono tornati a parlare di Ferruccio Covini dopo la presentazione, nel 2008, della rivoluzionaria CW6. Il coupé decappottabile dalla linea futuristica, introduce infatti all’interno del segmento delle auto sportive la soluzione adottata alla fine degli anni ‘70 dalla Tyrrell P34, la celebre monoposto di F1 a 6 ruote.
Dotata di tre assi – due anteriori con quattro ruote da 15 pollici ed uno posteriore con ruote da 20 – la CW6 è caratterizzata da un telaio tubolare in acciaio con rinforzi in carbonio e una carrozzeria in fibra di vetro e carbonio, grazie a cui il peso del veicolo e decisamente contenuto, attestandosi attorno ai 1150 kg. Se il motore 4.2 V8 progettato da Audi, con 470 Nm di coppia massima garantisce prestazioni di assoluto livello, con una velocità massima superiore ai 300 km/h, proprio grazie all’innovazione delle sei ruote non vengono compromesse aderenza e capacità di frenata, minimizzando allo stesso tempo i problemi di sottosterzo e il rischio di aquaplaning.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con la PMI di Piacenza, la CW6 è stata prodotta in un numero limitato di esemplari – tra i 6 e gli 8 all’anno – ed è attesa per le prossime settimane la presentazione del nuovo modello, la CW6 Evolution, equipaggiata con un motore da 445 cavalli di potenza.
In collaborazione con: noicompriamoauto.it
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