Crisi mercato Spagna: -36% nel mese di settembre
Un nuovo piano di incentivi sembra la soluzione migliore
La crisi economica che dal 2008 ha sferrato un duro colpo all’Europa determinando una contranzione generale dei consumi di ogni genere, in particolare per il mercato automobilistico, che segna dei nuovi e preoccupanti numeri. I dati infatti che giungono dalla Spagna sono allarmanti: nell’ultimo mese il calo delle vendite di autovetture è stato del 36% rispetto all’anno precedente (in Italia invece si è registrato un -24%). Si calcola inoltre che il 2012 chiuderà con un 11% in meno di vetture immatricolate rispetto al 2011. La situazione è preccupante se si pensa che il settore automobilistico da occupazione a migliaia e migliaia di lavoratori senza contare l’indotto.
Nel mese appena passato in Spagna sono state vendute 2.835 vetture targate Peugeot e 2.150 Citroen. Lo stesso risultato di quest’ultima è stato realizzato da Volkswagen e Ford mentre il modello più venduto è la Seat Ibiza con 910 esemplari.
Il governo spagnolo per cercare di risollevare il mercato automobilistico ha deciso di varare un piano di incentivi per l’acquisto di nuove auto a basse emissioni di anidride carbonica. Il piano Pive prevede un incentivo di 2.000 euro per la rottamazione di una qualsiasi vettura con più di 10 anni di vita. I più scettici però non credono che questa sia la situazione migliore: il piano di incentivi infatti potrà si risollevare le sorti del mercato nel breve/medio periodo ma ritornare al punto di partenza appena termineranno i fondi stanziati.
Attualmente l’obiettivo del governo spagnolo (per imposizione dell’UE) è quello di ridurre la spesa pubblica ma ciò non è da stimolo alla domanda, che in una situazione di crisi è forse l’unico fattore su cui puntare per riattivare il ciclio economico.
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