Crisi Toyota: è arrivato il momento di appellarsi alla scatola nera?

Crisi Toyota: è arrivato il momento di appellarsi alla scatola nera?

Come stiamo vedendo in questi giorni, la crisi dei modelli Toyota non conosce fine. Non bastasse la recessione mondiale, ci hanno pensato dei grossi difetti di produzione a portare la casa nipponica sul banco degli imputati. Adesso sembra che le accuse legali formulate nei confronti del marchio potrebbero ricevere un grosso aiuto dalle scatole nere montate sui veicoli.

I meno esperti forse non lo sapranno, ma anche le automobili, come gli aerei, montano una sorta di “scatola nera” che registra ciò che succede all’interno del motore, come accelerazioni, frenate, tempistica e dati simili. Di solito questi dati hanno sempre lavorato a favore delle case automobilistiche portate in tribunale, ma nel processo contro Toyota potrebbero invece avere un ruolo negativo.

«È più probabile che questo non sia il caso – ha dichiarato Rusty Haight (nella foto), direttore del reparto “ricostruzione incidenti” dell’Istituto per la Sicurezza nelle Collisioni (CollisionSafety.net) – Mi sembra che in realtà questi difetti non abbiano creato così tanti problemi alle auto. […] Comunque i dati registrati dalle scatole nere dovrebbero essere abbastanza attendibili. In caso di errore si limiterebbero a non registrare alcun dato.»

Previsioni piuttosto ottimistiche, ma 9,5 milioni di auto ritirate in tutto il mondo non sono uno scherzo. Cosa racconteranno agli avvocati le scatole nere? Servirà alla causa? Non resta che aspettare. Certo è che ciò che registrano questi apparecchi non sembra ancora a prova di errore. «Gli EDR (Registratori Elettronici di dati) sono sperimentali e non sono ancora abbastanza avanzati da poter essere usati in maniera proficua,» ha dichiarato Jim Lentz, presidente della filiale americana di Toyota.

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