Dacia Duster Journey 4X2 1.3 TCe 150 CV: la PROVA su strada [FOTO]

Nonostante sia stato appena presentato il nuovo modello, la Dacia Duster Journey 2023 – continua ad essere un ottimo affare. Anzi, adesso è ancora più probabile che, in vista dell’arrivo del MY 2024, i concessionari cerchino di piazzare gli ultimi esemplari “vecchi” rimasti. Che poi sono “vecchi” per modo di dire, in quanto sono sempre delle versioni piuttosto accessoriate di un modello estremamente popolare nel nostro mercato e a maggior ragione è possibile trovare versioni super accessoriate a prezzi di convenienza. Come questa versione Journey, appena un gradino sotto il top di gamma, equipaggiata con il motore più potente a disposizione, ovvero il 1.300 benzina da 150 CV. Si tratta di un buon affare? Abbiamo cercato di scoprirlo in questa prova su strada.

Esterni: la nuova estetica ha il suo “perché”

Da un punto di vista puramente estetico, la versione Journey non presenta delle particolari aggiunte rispetto alla Dacia Duster “standard”. Non è nemmeno previsto un badge dedicato per l’allestimento. Ovviamente non è una discriminante molto importante, in quanto abbiamo a che fare con un modello soldo, apprezzato per l’ottimo rapporto qualit-prezzo, e, soprattutto dopo l’ultimo restyling, anche piuttosto piacevole da vedere, con la griglia sormontata non più dal vecchio scudetto, ma dal nuovo logo della casa del Gruppo Renault. Con questo allestimento si possono scegliere vari colori di carrozzeria, che vanno a influenzare tutti gli elementi, tranne le protezioni sottoscocca, i binari superiori e gli specchietti retrovisori, che rimangono sempre di colore grigio “megalite”. La carrozzeria, invece, è di serie in bianco “ghiaccio”, ma con 700 € di aggiunta può essere personalizzata in grigio “cometa”, in arancione “Arizona”, in verde “lichen kaki”, in grigio “road” e infine in nero “nacré”. Solo un paio di optional per l’estetica dell’auto, come il bullbar cromato (455 €) e le modanature laterali passaruota (219 €). Da notare anche i vetri posteriori e il lunotto oscurati, anche questi forniti di serie. È possibile aggiungere altri accessori, come ad esempio il portabiciclette con spazio per tre bici (121 €), il copri-antenna a pinna di squalo (73 €), il bauletto da tetto da 400 litri (273 €) o da 480 litri (337 €), le pedane laterali (446 €), il porta-sci (262 €) o il portabici da tetto (134 €). In generale, anche la Duster precedente al nuovo modello è disponibile con il nuovo logo e il nuovo look della casa, che a nostro giudizio gli dà un certo “non so che” moderno che la svecchia parecchio, anche a fronte del model year 2024.

Interni: non super hi-tech, ma completi

Essendo la Dacia Duster Journey che stiamo provando l’ultima versione prima del nuovo model year, non ci dobbiamo aspettare interni particolarmente aggiornati. Eppure anche qui una cosa è assolutamente chiara: sulla Duster forse non c’è tutto, ma non manca niente. Nonostante questo, comunque, rimane una vettura piuttosto piacevole, che non disdegna concedersi qualche extra come la copertura in pelle del volante. Intendiamoci, la maggior parte dell’abitacolo è composto da plastica, che però ha il pregio di presentarsi molto solida e quasi senza nessun scricchiolio. Lo stile, di serie Prestige, è sempre lo stesso della Duster che ben conosciamo, quindi con linee piuttosto nette, ma moderne. Sono previste alcune cromature intorno alle prese ottagonali dell’aria condizionata automatica, sul volante e su alcuni elementi porta. Il quadro comandi è prevalentemente analogico, con solo un piccolo quadro centrale per le informazioni extra. Più generoso il quadro centrale, che può contare su un display da 8 pollici di diagonale. Il software è il solito di casa Suzuki, che può soffrire un poco per la sua grafica non aggiornata, ma l’idea alla base del sistema è che la maggior parte degli utenti utilizzerebbe comunque Apple CarPlay e Android Auto, per i quali è garantita la compatibilità via cavo. La cartografia pre-installata, comunque, è garantita con aggiornamento gratuito per 3 anni. I sedili, seppur non troppo tecnologici, sono comodi, sia davanti che sulla panca posteriore, che sfrutta egregiamente le dimensioni del Duster e offre una divisione degli schienali con frazionamento 60:40, così da aumentare la capacità del bagagliaio che comunque parte già da un ragguardevole minimo di 478 litri e arriva ad una capienza massima di 1.623 litri. Tra gli optional, segnaliamo la possibilità di aggiungere la ruota di scorta, con un prezzo di 250 €.

Il motore più potente

La versione della Dacia Duster Journey che ci è stata affidata è la più potente in assoluto presente nella gamma. Stiamo parlando della versione con il 1.300 TCe da 150 CV di potenza, che si unisce ad una coppia da 250 Nm e al cambio automatico EDC da 6 rapporti, esclusiva di questa versione top. Le sue prestazioni di accelerazione e velocità massima quasi non vengono specificate nemmeno dalla casa, ma è forse una dovuta nota di oggettività. Nessuno ha mai comprato una Duster per quanto andasse forte, ma al massimo per quanto potesse essere conveniente, comoda e possibilmente consumare poco. Con il motore più potente la casa dichiara, secondo i parametri del ciclo misto europeo WLTP, una media di 6,2 litri/100 km, pari a circa 16 km al litro. Un risultato interessante, soprattutto alla luce del numero di cavalli messi a disposizione.

Poliedrica alla guida

La Dacia Duster Journey non offre particolari novità nemmeno dal punto di vista della guida, ma questo non è certo un male. Anzi, grazie al cambio automatico a sei rapporti, che si comporta davvero molto bene, questa Journey da 150 CV può essere considerata come la quintessenza della gamma. Una vettura che veramente può andare ovunque, affrontare qualsiasi strada (ha sufficiente potenza anche per le salite più ripide) e al tempo stesso gestire in modo autonomo il motore in modo da non esagerare con i consumi. Certo, non essendo più precisamente una novizia, questa Duster manca di alcune innovazioni tecnologiche che, almeno come optional, dovremmo trovare sul nuovo modello. Parliamo, ad esempio, della guida semi-autonoma di livello 2, qui quasi totalmente assente. Il cruise control è incluso nell’allestimento, ma senza il sensore di distanza dall’auto che precede è molto più scomodo da usare. In compenso, però, possiamo godere dell’Adaptive Hill Descent Control per affrontare le discese più ripide in sicurezza e in fase di parcheggio, oltre ai sensori e alla retrocamera, possiamo anche aggiungere la multi-view camera con visione isometrica a 360°, anche se solo in optional con un costo di 260 €.

Prezzo sempre contenuto

Nonostante questa Dacia Duster Journey con motore da 150 CV sia praticamente la top di gamma, mantiene ugualmente un prezzo contenuto. Si parte, optional esclusi, da 25.300 €. Considerando che la versione di base parte da 20.650 €, è un bel passo avanti, ma, come detto, l’uscita del model year 2024 potrebbe dare una bella spallata ai prezzi. Per questo motivo noi staremmo con le proverbiali antenne alzate.

Dacia Duster Journey 2023 1.3 TCe 150 CV: scheda tecnica

Dimensioni: lunghezza 434 cm; larghezza 180 cm; altezza 169 cm; passo 267 cm
Motori: 1.3 TCe da 150 CV
Trazione: anteriore
Cambio: automatico a 6 rapporti
Accelerazione: n.d.
Velocità massima: n.d.
Allestimenti: Journey
Bagagliaio: da 547810 a 1.623 litri
Consumi: 6,2 litri/100 km
Prezzo: Da 25.300 €