Dacia Hipster: l’elettrica popolare che potrebbe cambiare il mercato [FOTO]
Piccola, essenziale e con un prezzo accessibile: così Dacia dà forma a quella che potrebbe diventare la prima e-Car europea
La Dacia Hipster Concept è la rivoluzionaria novità creata con l’ambizione di creare l’auto popolare del futuro. Una vettura piccola, urbana, elettrica ed economicamente accessibile: sono queste le caratteristiche con le quali si presenta Hipster, una proposta con la quale Dacia punta a consentire a tutti di accedere alla mobilità essenziale. Perseguendo la direzione opposta a gran parte del percorso intrapreso della transizione elettrica, ovvero quelle di auto sempre più grandi, pesanti, complesse e, di conseguenza, costose, Dacia vuole rendere concreta la mobilità elettrica alla portata di tutti.
Per fare ciò ha realizzato una vetture che punta all’essenziale e al pragmatismo, dando forma a quelle che potrebbe diventare la prima E-Car del mercato europeo, ovvero le piccole elettriche sul modello delle kei car giapponesi per le quali l’Unione Europa potrebbe definire un piano ad hoc.
Lunga 3 metri, con 4 posti a bordo
La risposta accessibile che la Dacia Hipster prova a dare al bisogno di mobilità urbana dei prossimi anni assume la forma di una vettura di dimensioni compatte, 3 metri di lunghezza, 1,55 m di larghezza e 1,53 m di altezza, ma con un abitacolo che ospita quattro persone ed un bagagliaio da 70 litri di capienza, che possono arrivare a 500 litri abbattendo i sedili posteriori. L’accessibilità economica della Hipster passa anche dal contenimento del peso, per un’auto che è più leggera (-20%) della Spring, fermando dunque l’ago della bilancia intorno agli 800 kg, con una maggior razionalizzazione nei processi produttivi da cui ne consegue una maggiore efficienza nei consumi in strada.
Autonomia “giusta” per un prezzo contenuto
Pur non fornendo indicazioni sulle caratteristiche della batteria della Hipster, Dacia sottolinea che la quasi totalità (il 94%) degli automobilisti francesi percorre meno di 40 km al giorno ed un utilizzo in città della vettura richiederà due ricariche a settimana. Numeri che suggeriscono che la Dacia Hipster possa fornire un’autonomia massima inferiore ai 150 km, range si limitato ma che sarebbe comunque in linea con l’obiettivo dichiarato del marchio rumeno: un prezzo di listino basso, al di sotto delle attuali elettriche più economiche.
Design squadrato, semplice e solido
Venendo all’aspetto della Hipster, gli esterni sono disegnati da linee nette e angolari che danno forma a un design squadrato all’insegna della semplicità e della robustezza. L’impostazione minimale emerge nel look del frontale, con fascia trasparente orizzontale che integra i gruppi ottici, ripreso anche nel posteriore, dove il lunotto, che si sviluppa a tutta larghezza, si apre separatamente dal portellone che ha un’apertura a ribaltina.
Interni spaziosi e funzionali
Gli interni della Dacia Hipster sorprendono per la capacità di esaltare lo spazio, anche grazie alle vetrature con parabrezza verticale, finestrini scorrevoli e sezione anteriore del tetto in vetro che fa entrare tanta luce nell’abitacolo. Puntando all’essenzialità, la vettura propone una docking station per smartphone al posto del display dell’infotainment, con una 11 punti d’attacco Youclip, sparsi attorno alla postazione di guida, che consentono di installare tutta una serie di accessori a richiesta (braccioli, plafoniera, cassa Bluetooth, ecc.). La configurazione dell’anteriore propone la stessa abitabilità della Sandero, mentre dietro i sedili a panchetta garantiscono abbastanza spazio per chi viaggia dietro, con un’accessibilità agevolata dalla portiera particolarmente lunga.
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