Dazi auto USA, Trump: “Lo faremo il 2 aprile”. E l’Europa risponde
Von der Leyen: "Se vuole questo, l'UE non si tirerà indietro"
La guerra dei dazi continua e Donald Trump vuole proseguire sulla sua strada, arrivando ad imporre tassazioni anche per l’Europa e per il settore automobilistico. Proprio quest’ultimo è stato il tema dell’ultima uscita del presidente americano: “L’avrei fatto il primo aprile… – riferendosi ad un possibile ‘pesce d’aprile’ – Lo faremo il 2”.
I problemi per l’Italia
“Salveranno un sacco di industrie americane”, ha poi concluso il tycoon, su questa nuova iniziativa. Non c’è ancora certezza, invece, su quanto sarà questa tassazione doganale sulle auto in ingresso nel paese a stelle e strisce, ma si ipotizza possa essere del 10%. Una tassa pesante, che colpirebbe anche molte case italiane: da Alfa Romeo a Maserati, da Lamborghini a Ferrari. Tutti marchi che hanno negli Stati Uniti uno dei principali (se non il principale) mercati stranieri dove operano.
La risposta dell’Europa
L’Europa non sta a guardare e si prepara a rispondere ai dazi americani. “Vogliamo continuare a cooperare con gli Usa, ma le guerre commerciali e le tariffe punitive non vanno a vantaggio di nessuno – le parole di Ursula Von der Leyen, presidente della commissione UE – I dazi sono tasse. Fanno salire l’inflazione. Colpiscono i lavoratori, le imprese e i gruppi a basso reddito. La guerra commerciale non ha vincitori, solo sconfitti. Ma se Trump vuole questo, l’Ue non si tirerà indietro”.
Il presidente americano non si è fatto attendere su questo tema: “Va bene, non mi interessa. Lasciateli fare. Danneggeranno solo se stessi se lo fanno, non riesco a immaginarlo. Ma non importa. Avremo tariffe reciproche. Qualunque cosa applichino, la applichiamo anche noi”. La guerra commerciale pare solo all’inizio.
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