De Meo (Renault): “La regolamentazione europea degli ultimi 20 anni è stata fallimentare”
"Con le K-car e una loro specifica regolamentazione si potrebbe far ripartire l'Italia"
L’eccessiva regolamentazione politica degli ultimi due decenni in Europa nel tracciare la strada della transizione ecologica ha contributo a delineare la complicata situazione in cui si trova attualmente il settore automotive europeo.
A sostenerlo è Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, che parlando ad Auto.it ha spiegato come il fatto di mettere le tecnologie una contro l’altra, a partire dal “duello” tra endotermico ed elettrico, non sia l’approccio giusto per affrontare la transizione green.
“Il tema su cui spingiamo – afferma de Meo – è dire: lasciamo agli ingegneri la creatività per poter trovare delle soluzioni. Il nemico non è una tecnologia o l’altra, ma la CO2 e i prodotti inquinanti. È difficile che un regolatore sappia più di un ingegnere qual è la soluzione migliore. Lasciamo agli ingegneri la migliore soluzione per poter ridurre l’impatto di CO2″.
L’accordo con la Cina
Il CEO del Gruppo Renault ha poi ribadito la sua posizione sulla necessità di arrivare ad un accordo con la Cina per evitare una guerra commerciale: “Come abbiamo approfittato 25 anni fa della crescita del mercato cinese, e in cambio abbiamo dovuto fare investimenti, dobbiamo fare la stessa cosa e dare loro il 10%-15% del mercato, che ha un valore per i cinesi. L’abbiamo fatto con i giapponesi, con gli americani e con i coreani, che in totale fanno il 25% del mercato europeo. Non vedo perché non farlo con i cinesi. Loro vogliono fare business, però in cambio dobbiamo avere degli investimenti di costruttori cinesi che possono anche aiutare la filiera a trasformarsi, in particolare su tutta la parte della catena del valore della vettura elettrica”.
La spinta interessata della Germania alla regolamentazione europea
“La regolamentazione europea negli ultimi 20 anni ha fallito – afferma de Meo – e ora si vuole trovare la pallottola d’argento che risolve tutto, con la storia dell’elettrico. La regolamentazione è stata spinta dai tedeschi, che hanno voluto rendere le auto più complesse perché faceva comodo a loro, visto che producono vetture premium, ma questo ha avuto un effetto devastante su alcuni Paesi produttori, come Francia e Italia e un po’ la Spagna, dove la gente compra macchine piccole o perché non ha soldi o perché nelle città non ci entra”.
La soluzione K-car per rilanciare industria e mercato
Una possibile soluzione per de Meo sta nel focalizzarsi sulla produzione di auto compatte ed economicamente accessibili, che hanno un mercato, ma che vengono rese complicate anche dal contesto normativo. “Noi – spiega de Meo – dobbiamo tornare a fare vetture piccole, non lo facciamo perché la regolamentazione le rende totalmente non profittevoli. Abbiamo dovuto aggiungere dotazioni di sicurezza per 400 euro a vettura: se le metti su una Twingo sono tanti soldi, su una grossa berlina invece sono pochi”.
“Da anni – prosegue il CEO del Gruppo Renault – invece dico di prevedere una regolamentazione diversa per le piccole vetture, come si fa in Giappone come le K-Car. Una cosa del genere farebbe ripartire l’Italia, la Francia e la Spagna”.
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