Diesel cancerogeni, Codacons richiede il ritiro completo da tutta Milano

Uno studio OMS lo conferma, ma c'è chi ne contesta i risultati

Un recente studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato il potenziale cancerogeno dei motori diesel, portando il Codacons a richiederne il ritiro. C'è chi, però, non è convinto dell'affidabilità dello studio
Diesel cancerogeni, Codacons richiede il ritiro completo da tutta Milano

Uno studio che ha portato il Codacons letteralmente sul piede di guerra. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha infatti pubblicato uno studio che in pratica certifica l’effettiva potenzialità cancerogena dello smog prodotto dai motori diesel. Fino ad oggi, infatti, questo tipo di inquinamento faceva parte del gruppo di sostanze “probabilmente” cancerogene, il che, a livello legislativo, impediva di effettuare una vera azione legale nei loro confronti. Con questa poco invidiabile promozione, invece, i motori diesel e i loro fumi sono passati ad essere sicuramente cancerogeni. Il Codacons quindi si è subito mosso, richiedendo alla Procura della Repubblica di Milano di ritirare dalla circolazione tutte le auto alimentate a gasolio.

Una richiesta provocatoria, che non è chiaro capire se si tratti di una proposta reale o solamente atta ad alzare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento urbano. Le reazioni delle autorità sono state prevalentemente ostili a questa richiesta, se non addirittura ironiche. C’è anche chi si è scomodato a calcolare quanti mezzi privati andrebbero bloccati o sequestrati (davvero qualcuno crede che potrebbero essere “ricomprati” dal Comune?), raggiungendo cifre di centinaia di migliaia di auto. Decisamente improponibile e inattuabile.

Inoltre, c’è anche chi contesta vivacemente i risultati dello studio OMS. I nostri colleghi di Sicurauto.it hanno studiato a fondo la questione, ponendo l’accento soprattutto sul fatto che l’OMS non abbia una storia propriamente priva di grandi falsi allarmi che avrebbero dovuto quasi sterminare l’umanità. Viene inoltre contestata l’affidabilità dello studio, in quanto esso è iniziato nel 1988 quando ancora i motori diesel non potevano certo avere tutte le tecnologie ecosostenibili, come il FAP per fare un esempio, che ci sono al giorno d’oggi. Pare, tra l’altro, che nello studio siano stati compresi persino vecchi motori diesel usati nelle miniere americane. Non proprio uno degli ambienti più salubri esistenti al mondo.

Chi ha ragione, quindi? Difficile dirlo. Senza dubbio la proposta del Codacons difficilmente sarà messa in atto e, in quanto all’ormai certo potenziale cancerogeno dei motori diesel, verrebbe da affermare che nessuno è mai stato convinto che i gas di scarico di quelli a benzina fossero propriamente salutari.

Foto: Flickr

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