Dieselgate, tra i modelli Volkswagen coinvolti ci sono anche 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri

All'appello identificativo mancano circa un milione di modelli

Dieselgate Volkswagen veicoli commerciali - Il "puzzle" degli 11 milioni del Gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo emissioni "dieselgate" si compone di un altro pezzo, quello degli 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri del marchio di Wolfsburg che si aggiungono ai 5 milioni di auto Volkswagen, ai 2,1 milioni di Audi e agli 1,2 milioni di Skoda.
Dieselgate, tra i modelli Volkswagen coinvolti ci sono anche 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri

Volkswagen ha annunciato che negli 11 milioni di modelli che montano il motore diesel con il software “manipola-emissioni” ci sono 1,8 milioni di veicoli commerciali leggeri del marchio di Wolfsburg. A riportare la notizia è la Reuters, che cita come fonte un portavoce di Volkswagen che ha parlato con il giornale tedesco Hannoversche Allgemeine Zeitung.

Il software realizzato da Bosch e installato sui motori TDI di Volkswagen che ha fatto scoppiare il cosiddetto dieselgate è stato dunque utilizzato anche su 1,8 milioni di veicoli commerciali del brand tedesco, tra i quali il Transporter e il Caddy, che fanno parte degli 11 milioni di modelli del Gruppo Volkswagen complessivamente coinvolti.

Ai 5 milioni di auto del marchio Volkswagen con motore diesel Euro 5 e software incriminato, ieri si sono aggiunti i 2,1 milioni di modelli Audi e gli 1,2 milioni di modelli Skoda. Sommando tutti i dati dei singoli marchi controllati dalla Casa madre si arriva a 10,1 milioni di unità, presumendo dunque che il quasi milione di veicoli coinvolti che manca all’appello possa trattarsi di modelli SEAT.

Mentre l’ex numero uno del Gruppo Volkswagen Martin Winterkorn dovrà affrontare l’inchiesta che in Germania lo accusa di frode, il nuovo amministratore delegato del colosso tedesco Matthias Mueller ha fatto sapere che tutte le auto coinvolte nella vicenda saranno oggetto di richiamo per sistemare il software al centro dello scandalo. Una procedura che riguarderà una mole imponente di vetture e per la quale il Gruppo Volkswagen ha accantonato, già subito dopo lo scoppio del dieselgate, una fondo di 6 miliardi e mezzo di euro.

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