DS 5 Hybrid 4×4: lusso integrale elettrizzato [PROVA SU STRADA]

Perde il doppio chevron, ma non stile e tecnologia

Perde il doppio chevron, ma non il suo stile inconfondibile, nell'esterno come anche nell'abitacolo. La DS5, peraltro, si è anche concessa dei ritocchi: nell'estetica, soprattutto nel frontale, all'insegna del rinnovato family feeling DS, mentre all'interno guadagna il nuovo (ottimo) sistema di infotainment sviluppato da PSA. Invariata la propulsione ibrida, che le consente percorrenze da record in città.

Inutile cercarlo nel frontale. Non c’è neanche sul portellone né tantomeno al centro del volante. Il doppio chevron, simbolo inconfondibile di casa Citroën, scompare del tutto dalla DS5. E lo fa per una ragione ben precisa: adesso, la DS5 come le più piccole DS4 e DS3, fanno parte di un marchio a sé stante. Un po’ come Lexus per Toyota ed Infiniti per Nissan, DS, con una scelta indubbiamente coraggiosa, vuole ora affermarsi come il luxury brand della casa francese, con prodotti dedicati che andranno sempre più a differenziarsi dalle Citroën con lo spirito più generalista. Una voglia di lusso, un sapore premium, che vuole richiamarsi al mito ed ai fasti del passato vissuti con la DS degli anni 60.

Design e Interni:

Sempre originale, anche dopo gli aggiornamenti al nuovo family feeling DS
Sin dal suo lancio, nel 2011, la (ex) Citroën DS5 ha subito stupito per la sua linea ed il suo stile davvero fuori dagli schemi, tanto da essere difficile da inquadrare in un preciso segmento di mercato. Dimensioni da berlina, con una lunghezza di circa 4.50 metri, con un corpo vettura che non puoi definire né da wagon né tantomeno da crossover. Insomma, la DS5 è unica. Con il passaggio dal marchio Citroën al marchio DS, si è anche concessa un lifting di sostanza, che ha riguardato in primis il frontale. La vecchia calandra con il doppio chevron è stata sostituita da una totalmente nuova e ridisegnata, dove spicca, ovviamente, il logo DS. La stessa calandra, adesso, è circondata da una marcata cornice cromata, che si estende fino ai fari. Questi due profili cromati vengono chiamati “DS wings”, e contribuiscono a dare indubbiamente un certo tono alla vettura, esaltandone la presenza su strada. Proprio i fari sono stati poi oggetto di una profonda rivisitazione, ed ora offrono spettacolari effetti con proiettori a led ed allo xeno. Per il resto rimangono gli effetti speciali di sempre, come la lama cromata che attraversa l’intero cofano anteriore, salendo fino al montante del parabrezza. Stupisce ancora oggi la fiancata, con la vetratura con soluzione di continuità che spiove verso la coda, dove troviamo un aggressivo spoiler che taglia in due il lunotto. Altrettanto aggressivi sono i due grossi scarichi cromati e i fari posteriori a “L rovesciata”, che sottolineano il volume di coda “caricando” la carrozzeria sui fianchi. Insomma, ci sarebbe da scrivere molto altro, perché ogni singolo dettaglio mostra soluzioni stilistiche uniche, ma ciò che conta è che il risultato finale è indubbiamente molto interessante, come confermano anche gli sguardi della gente.

ds5-my-2016-test-drive_71

Interni: lussuosi ed originali, guadagnano il rinnovato sistema d’infotainment
Con un’estetica così originale anche l’abitacolo non poteva essere da meno. Ancora oggi, la DS 5 stupisce per uno stile senza eguali. Un concentrato di design, dalle forme quasi futuristiche, che si fonde con una piacevole sensazione di lusso e ricercatezza che non può ovviamente mancare su una vettura che fa delle ambizioni premium il suo cavallo di battaglia. La ricercatezza per lo stile la si ritrova nei sedili di morbida pelle, come anche nei materiali utilizzati, sempre morbidi e piacevoli al tatto. Al centro della plancia troviamo il nuovo sistema di infotainment sviluppato da PSA, che grazie alle funzioni racchiuse nello schermo touch screen, ha consentito di eliminare ben 12 pulsanti dalla plancia, che ora appare più ordinata e maggiormente user friendly. Restano, comunque, le peculiarità tipiche della DS 5, come i tasti sul tunnel centrale e la penisola sulla plafoniera, che ricorda quasi quella presente sulla carlinga degli aerei: qui si trovano due comodi portaoggetti e i comandi delle tendine del tetto panoramico, diviso in tre porzioni: due anteriori, e una posteriore. Degno di nota, infine, l’head-un display, dove vengono visualizzate la velocità e le indicazioni del navigatore. La posizione di guida di questa DS 5 predilige un’impostazione turistica: il sedile abbondante e non troppo sagomato, accogliente come una poltrona, fa sentire ancor di più coccolati gli occupanti grazie alla funzione massaggio. Degna di nota la visibilità, dato che i montanti sottili e piuttosto avanzati consentono di vedere sempre l’interno curva in totale sicurezza. Una sensazione piacevole ed ormai piuttosto infrequente, a causa del design che spesso va a discapito della visibilità. Note positive sul fronte dell’abitabilità, dato che il divano posteriore può accogliere tranquillamente due adulti, anche per lunghe percorrenze, mente un eventuale terzo passeggero risulterà leggermente più sacrificato. Il bagagliaio, infine, risente in parte della presenza delle batterie, vedendo la sua capacità ridursi a circa 325 litri.

Comportamento su Strada:

Tanto comfort, insieme al piacere di muoversi totalmente in elettrico. Ma non disdegna neanche le curve

ds5-my-2016-test-drive_17

Una volta su strada la DS5, innanzitutto, è un’ottima compagna per fare dei lunghi viaggi: il comfort garantito a bordo è notevole, con il propulsore che a velocità costante non alza mai la voce ed il cambio automatico che rende i chilometri meno pesanti, offrendo dei passaggi di marcia sempre dolci. Ma la DS5, al tempo stesso, ha anche un assetto piuttosto frenato, che le consente una bella agilità e reattività tra le curve, complice anche la gommatura abbondante con spalla ribassata, che regala sempre un bel appoggio in percorrenza di curva. Ovviamente, non stiamo parlando di una vettura prettamente sportiva, ma con questa DS5, anche quando si tengono dei ritmi allegri, è sempre un bel guidare. Bene lo sterzo, che ha un bel carico, una buona precisione ed un feedback sincero, ma non brilla per progressività tra la posizione zero ed i primissimi gradi di rotazione. Quando si forza l’andatura e si chiede un po’ di brio, però, emerge quello che è il principale difetto della vettura. In questi frangenti, infatti, le risposte del cambio automatico elettroattuato sono sempre piuttosto lente, con delle interruzioni di spinta evidenti. La situazione non migliora molto neanche utilizzando i bei paddle al volante e selezionando i rapporti in modalità manuale. C’è poi il sistema ibrido che, in città, regala davvero tanto gusto ed una piacevole sensazione di guidare qualcosa di futuristico e tecnologico. Selezionando, tramite la manopola sul tunnel centrale, la modalità di guida ZEV (zero emission vehicle), come un’elettrica vera, la DS 5 si muove nel silenzio più assoluto e assolutamente a zero emissioni, perchè, come avrete già capito, sfrutta soltanto il motore elettrico che fornisce la spinta alle ruote posteriori. A patto di non accelerare troppo e di non superare i 70Km/h, con la batteria totalmente carica, facendo particolarmente attenzione, siamo riusciti anche a fare 3,5/4 km senza far mai intervenire il motore termico. Se pensate che nel traffico, per coprire una distanza del genere, ci vuole spesso e volentieri un quarto d’ora abbondante se non di più, ecco che allora il risparmio in termini di consumo e di emissioni appare particolarmente evidente.

Motore e Prestazioni:

Un accoppiata (termico + elettrico) pensata in primis per ridurre i consumi

ds5-my-2016-test-drive_76

Il propulsore elettrico, oltre a rendere la vettura una trazione integrale a tutti gli effetti (fornisce la spinta alle ruote posteriori, mentre il termico “spinge” le anteriori), innalza anche la potenza a 200 cv. Un dato che, sulla carta, non dice comunque tutta la verità. Il surplus di potenza fornito dalle batterie, infatti, non serve tanto a rendere la vettura più prestazionale rispetto alla turbodiesel, ma a consentirle piuttosto di potersi muovere soltanto in elettrico, o, all’occorrenza, di avere uno maggiore spunto ed una maggiore ripresa grazie alla spinta istantanea fornita dal motore elettro. Il dato dichiarato, comunque, parla di una velocità di punta superiore ai 210 km/h, e di uno 0-100 coperto in poco più di 9 secondi. Insomma, non sarà da sparo al semaforo, ma il giusto quantitativo di potenza per godersi una guida fluida in totale souplesse, godendo dell’ottimo comfort offerto dalla vettura. Nella guida di ogni giorno bisogna poi fare l’abitudine ad un maggiore freno motore, specialmente alle basse velocità. Ciò è dovuto al sistema di recupero dell’energia in frenata ed in rilascio. Energia che, appunto, viene “immagazzinata” per ricaricare le batterie. Una volta fatta l’abitudine si riuscirà spesso a fare quasi a meno dei freni, garantendo al tempo stesso un momento di ricarica più lungo rispetto alla semplice inchiodata.

Consumi e Costi:

In città l’ibrido fa miracoli. Listino allineato al livello dei contenuti

ds5-my-2016-test-drive_47

Il sistema ibrido, come sempre, fa valere maggiormente la sua presenza in città, mentre il suo contribuito fuori porta, alle alte percorrenze, si riduce di molto. Il dato dichiarato per il ciclo urbano è semplicemente sbalorditivo per la tipologia di vettura: si parla di appena 3 litri per percorrere 100km, equivalenti a ben 33,3 km/lt. Per ottenere un dato del genere, ovviamente, occorre utilizzare il più possibile la propulsione elettrica, specialmente nelle continue ripartenze da fermo, ovvero il frangente in cui i propulsori termici consumano di più in assoluto. Per fare tanta strada in elettrico, però, occorre adattare il proprio stile di guida, ed essere sempre dolci con l’acceleratore. Fuoriporta, comunque, grazie alla buona efficienza del motore a gasolio, i consumi restano altrettanto contenuti, con medie che si aggirano nell’ordine dei 15/16 km/lt. Per quanto riguarda il listino, trattandosi di un prodotto premium ad alto contenuto tecnologico, specialmente in questa versione ibrida, l’assegno da staccare non è dei più leggeri, ma riflette l’elevato livello contenutistico della vettura. Per una DS 5 Hybrid 4 si parte da circa 44.000€ per la versione entry level “So Chic”, per arrivare ai 47.600€ della top di gamma “Sport Chic”, che può vantare, dalla sua, una dotazione davvero full optional.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Originalità e stile ad oggi ancora unici. Piacevolezza del muoversi totalmente in elettricoIl cambio elettroattuato, in determinati frangenti, risulta poco reattivo.

DS 5 Hybrid 4X4: la Pagella di Motorionline

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)