Duemila Ruote al Milano AutoClassica 2016: pura passione o pura speculazione? [FOTO]
Quotazioni da capogiro per i lotti venduti alla più grande asta mai tenutasi in Europa
E’indubbiamente l’evento dell’anno per gli appassionati di auto storiche. Oltre 400 vetture vendute all’asta, senza prezzo di riserva. Stiamo parlando della “Duemila Ruote”, organizzata da Rm Sotheby’s al Milano Auto Classica 2016. L’asta di auto storiche più grande mai tenutasi in Europa. Io stesso, da appassionato, viste le oltre 80 Porsche presenti, ero tentato di registrarmi. Chissà, magari una 911 da sistemare, per 8.000/9.000€, potrebbe essere un buon investimento…Mi informo, e per poter partecipare occorre il pagamento di 100€ ed un deposito cauzionale di 2000€ o, alternativamente, una lettera della banca a garantire la tua solvibilità. Le pre-registrazioni online, però, sono già esaurite. Che peccato. Anzi, che fortuna, perché scoprirò poi che i miei 100€ sarebbero stati letteralmente buttati al vento. Questo perché, in un alzarsi frenetico di “palettine”, le quotazioni raggiunte dalle vetture sono state semplicemente esorbitanti, fuori da ogni logica.
Le Porsche 911 che avevo “puntato”, valorizzandole non più di 10.000€, sono andate via per 40.000€, una addirittura per 60.000€. Ed attenzione, non stiamo parlando di vetture da restauro conservativo, ma di scocche, dalle quali partire per un restauro che, fatto con i sacri crismi, richiederà almeno 30.000€ tra ricambi e manodopera. Ma non è soltanto questione di Porsche. Vogliamo parlare dei 36.000€ battuti per una Lancia Delta HF Integrale (attenzione, non Evoluzione!), oppure del 17.000€ battuti per un’ Alfetta GTV 1.6 che fino a ieri, sui siti specializzati in compravendita di auto, ne trovavi a 5.000€? Sono quotazioni talmente fuori mercato che alla fine impongono qualche interrogativo.
Ero convinto che le persone presenti ad una manifestazione del genere fossero per la gran parte commercianti e pseudo-speculatori, pronti a cogliere l’affare per poi rivendere la vettura il giorno dopo, con un ricarico di qualche migliaio di Euro. Ma così non è.
Non può essere così perché, in un contesto normale, fuori dalla frenesia di quell’asta, rivendere a più degli 87.000€ pagati una 911 3.2 G50 diventa impresa impossibile. E come spiegare i 17.000€ pagati per una 500 Giardiniera? O ancora, i 140.000€ per una 993 4s ed i 135.000€ per una BMW 635i CSI? Ed i 30.000€ pagati sull’unghia per una nuda scocca di Ford Sierra RS Cosworth?
A questo punto le soluzioni ipotizzabili sono due. O la frenesia dell’asta e la trance agonistica da rilancio ha fatto completamente perdere il senno della ragione alle persone presenti, oppure i presenti erano tutti collezionisti doc, gente con occhio lungo, convinta che pagare così tanto quella vettura resta comunque un affare perché la continua rivalutazione delle storiche consentirà di raggiungere e magari superare questi valori che, ad oggi, sembrano totalmente folli.
Se così fosse, la gente che investe il proprio denaro in previdenza, fondi, azioni, obbligazioni, sta sbagliando tutto. Ad oggi, ne sono ancora più convinto dopo l’asta Duemila Ruote, il miglior investimento è quello nelle auto storiche. Se anche un Fiat 500L viene battuta per oltre 10.000€, il ROI (return of investiment), giusto per rimanere in ambito economico, potrebbe essere superiore 200% nel giro di qualche anno.
Di sicuro, se al momento avessi un’Alfetta GTV 1.6 in vendita a 5.000€, dopo la Duemila Ruote, correrei a ritoccare la quotazione di almeno 4.000€. Se va male, la porterei anch’io all’asta il prossimo anno…sperando che non sia tutta una bolla pronta ad esplodere nel giro di qualche anno. I detrattori dicono così da tempo, ma le quotazioni, nel frattempo, continuano a salire, salire, salire, salire…
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…il pagamento dovrà avvenire entro qualche giorno. Molti si accorgeranno di aver fatto una cazzata, perderanno i duemila euro di caparra e le auto non pagate riandranno all’asta. Non con Sotheby’s ma con un altro intermediario scelto sempre dal giudice fallimentare.
Invece di spendere quelle cifre fuori da ogni logica bastava farsi un giro dai commercianti sempre in fiera e spendere la metà.
Esatto. Io c’ero e confermo. Alcuni pezzi sono stati pagati il 30% in più di quelli esposti in fiera.
In tutti gli articoli si è parlato di tutte le macchine tranne una, la mitica Panda 4 × 4!! Secondo me è stata l’unica auto a esaltare il pubblico arrivando al martello a 12.000 € più diritti! auto mitica e unica da sempre …
Salve
Per parlarne di prezzi delle vetture del sarà occorre anche verificare chi erano precedenti proprietari di queste, cioè , parecchie Jaguar appartenevano prima al batterista dei Pink Floyd, due o tre vetture hanno girato per davvero nei rally importanti. Certo, se compriamo la vettura del sig. Franceso (nome casuale) non avrà valore di una vettura di Sainz….