Eni: i distributori di benzina ora ‘parlano’ anche i dialetti locali

“Metteg denter i danè o i carta” per chi si trova a Milano, “Meti dentro i schei, tira fora a carta, scrivi el codice e struca el tasto verde” se sei in Veneto, oppure “Meh, allìv la cart e va fasce benzin” al distributore di Bari. Così si viene accolti, tra lo stupore di molti turisti, quando si arriva ad uno dei terminali Eni.

I terminali digitali dei distributori di benzina Live Station, infatti, ora si esprimono anche nei dialetti locali di oltre 100 province. Oltre alle classiche lingue (italiano, inglese, tedesco, spagnolo e francese), infatti, è possibile selezionare anche la voce automatica con il dialetto della zona in cui si trova la stazione di rifornimento.

Attivo su oltre 1.700 stazioni

Mesi fa, il progetto era stato avviato in via sperimentale in circa 15 Eni Live Station e aveva ottenuto da subito riscontri positivi da parte dei clienti. Ora è stato esteso a tutta Italia e sono oltre 1.700 i distributori di benzina a far scegliere anche il dialetto locale, quando si va ad effettuare il rifornimento in self service.

La decisione è arrivata perché “lingua vernacolare è una delle tradizioni che contraddistinguono i territori e contribuisce a creare un senso di appartenenza – viene scritto nel comunicato – offrendo spesso espressioni capaci di esprimere leggerezza, ironia e immediatezza”. E, grazie ai dialetti, “anche il rifornimento può garantire un sorriso”. Serve davvero, visto che è difficile sorridere per gli italiani quando vanno a fare rifornimento di benzina, visti i prezzi dei carburanti degli ultimi mesi.