Ergastolo della patente, il nuovo provvedimento in arrivo previsto dalla riforma del Codice della strada
Inasprimento delle sanzioni per contrastare gli incidenti
Ergastolo della patente – La riforma del Codice della strada, fortemente voluta dal governo Meloni, si avvicina sempre più alla sua definizione. Sono pronte ad essere introdotte una serie di modifiche alle normative che mirano a incrementare la sicurezza stradale e, come sottolineato anche dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per “fermare la tragica strage di ragazzi sulle strade italiane”.
Revoca della patente a vita
Le novità, la cui ufficialità è attesa attraverso un ddl che dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri entro giugno, con l’intenzione di approvarlo entro fine anno, saranno principalmente quelle ad un inasprimento delle sanzioni, in particolar modo in caso di incidente con appurata guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A tal proposito il leader della Lega ha spiegato che sarà introdotto il cosiddetto ergastolo della patente, vale a dire il ritiro del documento a vita in caso di infrazioni gravi.
Il governo lavora dunque ad una maggiore severità delle sanzioni per combattere il fenomeno degli incidenti stradali provocati dall’abuso di alcol, di sostanze stupefacenti oppure, più banalmente, dal mancato rispetto delle regole di prudenza. Modifiche che vengono ritenute necessarie anche per ovviare al sistema della decurtazione dei punti della patente, il cui effetto deterrente si è quasi completamente affievolito nel corso degli anni, considerando che il 98% dei patentati ad oggi ha 20 punti.
Le norme attuali
Con l’introduzione del reato penale di omicidio stradale, nel 2016, oltre alla reclusione da due a sette anni prevista per chi cagiona per colpa la morte di una persona è prevista la revoca della patente per un lungo periodo. In particolare, chi commette un omicidio stradale non può conseguire una nuova patente prima che siano decorsi 15 anni dalla revoca, nel caso in cui il soggetto si trovasse alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanza stupefacenti. Periodo di revoca della patente che sale a 20 anni qualora il conducente responsabile del reato di omicidio stradale abbia precedenti di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, e a 30 anni nel caso di omissione di soccorso a seguito di incidente e fuga. Questo è il quadro normativo attuale che si andrebbe ad inasprire con l’introduzione della pena accessoria dell’ergastolo della patente.
Pugno duro contro la sosta selvaggia
Sulla via di una maggiore severità saranno introdotte anche altre novità al Codice della strada, in particolar modo sulla modalità di recupero dei punti revocati della patente e sulla sosta selvaggia, con sanzioni più dure per chi parcheggia (anche monopattini e ciclomotori) su marciapiedi, in doppia fila o negli stalli per disabili senza averne diritto.
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