F1 2019, videogioco ufficiale: la recensione

F1 2019 Anniversary Edition, Legend Edition e Formula 2

Formula 1 2019 ha ufficialmente debuttato per Playstation 4, Xbox One e PC e presenta come ogni anno l’esperienza di gioco più immersiva nel mondo della Classe Regina del motorsport. La F1 2019 Anniversary Edition e Legend Edition aggiungono nuove auto classiche e in tutte debutta la Formula 2

Formula 1 2019 è arrivato da qualche settimana sugli scaffali dei negozi di videogiochi e negli store digitali delle principali piattaforme, ovvero Playstation 4, Xbox One e PC Windows. Dopo averci giocato qualche settimana è finalmente arrivato il momento di tirare le somme e dire cosa ne pensiamo di questa nuova opera digitale della Codemasters. Per la nostra recensione ci stiamo basando sulla versione per PS4 giocata con un volante Thrustmaster T300 in versione Formula 1.

Recensione F1 2019: cosa c’è nel nuovo gioco?

Iniziamo a parlare di cosa troviamo in F1 2019. Ovviamente la stagione attuale della Classe Regina è riprodotta fedelmente: sono presenti tutti i 21 circuiti del mondiale e tutte le scuderie, compresi i piloti. Le uniche differenze rispetto alla realtà riguardano alcuni sponsor: il logo della Mission Winnow di Ferrari, essendo considerata pubblicità di tabacco, è stato completamente rimosso. Lo stesso per quanto riguarda il nome della SportPesa per il team Racing Point, sostituito da SpScore in quanto società dedicata al gioco d’azzardo. Piccolissimi dettagli che non ledono in alcun modo la mole di dati e il livello di realismo di Formula 1 2019, oggettivamente l’unico gioco in assoluto a poter ricreare l’atmosfera del mondiale. Nonostante la Codemasters si sia trovata ancora a lavorare con l’impianto grafico ECO Engine, che comincia ad avere qualche anno sulle spalle, il risultato per questa nuova edizione è stato a dir poco sorprendente. Se il livello delle grafiche in generale era comunque atteso di alto livello, il lavoro fatto sulle luci in alcune situazioni rasenta il fotorealismo, soprattutto durante le gare in notturna come Singapore. Anche di giorno si nota ovviamente un notevole passo avanti, con i difetti di grafica davvero ridotti al minimo concepibile. Per fare meglio oseremmo dire che occorrerà aspettare per forza la Playstation 4, in quanto anche la 4 in versione Pro ci pare tirata al massimo del suo potenziale.
Oltre all’attuale stagione di Formula 1, il nuovo titolo Codemasters porta al debutto anche la Formula 2, la categoria propedeutica alla Classe Regina che si corre con vetture Dallara F2. Per quanto si possa correre anche in gare singole con questa categoria, il cui campionato è aggiornato al 2018 (ma arriverà un DLC con l’attuale stagione), la sua importanza risalta soprattutto durante la modalità Carriera.

Carriera in F1 2019: arrivano compagni e avversari

Come sempre la modalità Carriera sarà una delle principali e più popolari presenti all’interno del gioco. Si partirà dalla Formula 2 per iniziare a farsi le ossa e imparare come guidare all’interno del nuovo gioco. Non sarà un vero e proprio campionato, ma qualcosa di abbastanza vicino, durante il quale saranno anche introdotti Devon Butler e Lukas Weber. Il primo sarà il vostro acerrimo rivale per tutta la carriera, mentre il secondo sarà il vostro fidato compagno di squadra. In un mondo videoludico in cui persino giochi sportivi come FIFA prevedono una modalità Storia con relativa parte narrativa, l’arrivo di Butler e Weber è quasi solo una piccola concessione, che però aiuterà a rendere più coinvolgente ed emozionante la propria carriera all’interno del circus. Il resto della propria vita da pilota sarà tutto sommato similare a quella che avevamo già visto nella passata edizione del gioco, quindi avremo ancora a che fare non solo con la gestione della vettura, ma anche con media e squadra. In questo senso le sessioni di interviste e domande rischiano di essere affette da un certo senso di “già visto”, ma rimangono ugualmente una parte coinvolgente del gioco.

Sono presenti ovviamente anche diverse vetture del passato, tra cui quattro dedicate esclusivamente alle due edizioni speciali del gioco. Parliamo della Ferrari F10 e della McLaren MP4-25 (entrambe del 2010 ed esclusive della Anniversary Edition), insieme alla McLaren MP4/5B di Senna e della Ferrari F1-90 di Prost, entrambe del 1990 e protagoniste dell’esclusiva edizione Legends Edition. A parte i due storici piloti, i gran premi corsi con queste vetture avranno solamente piloti con nomi fittizi, insieme a quello che vi sarete creati voi. Da questo punto di vista la personalizzazione di F1 2019 ha aggiunto diversi elementi interessanti, dal casco alla vettura, che possono essere persino portati durante le partite multiplayer. Durante le gare online come al solito le vetture sono tutte identiche, ma è almeno possibile risaltare a livello grafico. La Codemasters ha anche inserito delle microtransazioni che consentono di acquistare elementi per la vettura, che però modificano solamente l’estetica e non le prestazioni.

Il gameplay di F1 2019

Dal punto di vista del gameplay, F1 2019 non si discosta moltissimo dal suo predecessore. Stiamo però parlando di un livello simulativo che già si trovava a livelli decisamente alti, quindi la conferma con solo qualche piccola correzione qua e là ci ha sicuramente accontentato. In particolare apprezziamo molto il fatto che salire su un’auto dell’attuale generazione, una da Formula 2 o sulla McLaren di Senna restituisca esperienze di guida completamente diverse. Ovviamente è possibile controllare ogni singolo aiuto presente nel gioco, così da rendere F1 2019 appetibile sia per gli esperti che per i neofiti (il joypad è sempre supportato, ma il volante è quasi obbligatorio, soprattutto perché gli effetti di force feedback sono stati molto raffinati). Buona anche l’intelligenza artificiale degli avversari, per quanto prima di cominciare una carriera vi consiglieremmo di dedicare qualche ora di gioco nell’impostare le varie opzioni per renderli più adatti al vostro livello di gioco.

In definitiva F1 2019 non è semplicemente il gioco di guida della Formula 1, ma è senza alcun dubbio uno dei migliori della sua categoria. Il fatto di essere dedicato ad una sola classe del motorsport ovviamente lo limita un po’, ma è davvero l’unico in grado di ricreare l’atmosfera generale del circus iridato. Ci sono ancora alcuni dettagli che potrebbero essere sistemati, ma stiamo proprio cercando il proverbiale pelo nell’uovo.

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