FCA Heritage al Parco Valentino 2019 con le storiche Lancia D 25 e FIAT Abarth 750 Record [FOTO]

Due esemplari sportivi degli anni '50

La divisione storica del Gruppo FCA è presente alla rassegna torinese dedicata all'automobile. In evidenza due vetture da competizione siglate Lancia e FIAT Abarth

Suggestive e calamitanti ancora adesso a distanza di anni. La Lancia D 25 e la FIAT Abarth 750 Record, appartenenti alla prestigiosa collezione di FCA Heritage, sono attese alla nuova edizione del Parco Valentino – Salone dell’Auto di Torino, in programma dal 19 al 23 giugno 2019.

Due grintose storiche

Questi esemplari testimoniano la notevole vivacità costruttiva, in ambito sportivo, nel corso degli anni ’50. Modelli di una collezione variegata. Un patrimonio custodito e divulgato dalla dipartimento storica di FCA anche attraverso il nuovo Heritage HUB di Torino, allestito nell’ex Officina 81 in via Plava, che ospita oltre 250 modelli e consente un’interessante esperienza formativa.

Una spumeggiante vettura da gara

La Lancia D 25 risalente al 1954 risulta apripista in occasione della parata “Gran Premio Parco Valentino”, da piazza Vittorio Veneto sino alla Reggia di Venaria, prevista il 23 giugno.
Questa sportiva fu sviluppata dopo il successo della D 24 nell’impegnativa Carrera Panamericana, a novembre del lontano 1953. Un risultato che alimentò la voglia di competere di Gianni Lancia e Vittorio Jano. I tecnici si concentrarono sull’unità motrice, in modo che fosse ancora più robusta e potente. Si optò per un’architettura V6 da 3750 cm³, capace di sviluppare una spinta massima di 305 cavalli. Ci si concentrò anche sulla massa del veicolo, sgravata di 40 kg rispetto alla D 24, quindi sulla meccanica intervenendo su sospensioni con l’inserimento di una soluzione a ponte De Dion, doppia balestra e biella longitudine laterale nella zona retrostante. Sebbene derivato dalla precedente, anche il telaio fu modificato. Un’unità sviluppata per la D 25 comparve sotto il corpo di una D 24 guidata dal grande Alberto Ascari già nel 1954, in occasione del Gran Premio di Oporto. Poi ben tre esemplari di Lancia D 25 furono iscritte al leggendario Tourist Trophy, quello stesso anno a settembre.

Forme avveniristiche da primato

L’esemplare di FIAT Abarth 750 Record può essere considerata un’opera concettuale, valutando l’aspetto proteso e unico. In base alle anticipazioni, la vettura è visibile il 19 giugno nel cortile del Castello del Valentino in coincidenza dell’evento “Parco Valentino Designer Award”, assegnato alla memoria di Franco Scaglione. L’abilissimo designer toscano ideò proprio questo avveniristico modello, plasmato dalla carrozzeria Bertone. Un altro nome storico dell’arte costruttiva italiana. La figlia, Giovanna Scaglione, ritira nell’occasione l’importante premio dall’Head of FCA Heritage, Roberto Giolito.
Questa monoposto, introdotta al Salone di Torino nel lontano 1956, fu sviluppata per siglare nuovi primati mondiali di velocità e durata nella storica classe H, destinata ad autovetture spinte da propulsori compatti tra i 500 e i 750 cm³. Un modello dal peso piuttosto contenuto, 385 kg di base, con un impianto frenante unicamente anteriore, riprendendo sempre le indicazioni sulla vettura. La spinta è prodotta da un’unità ripresa dalla FIAT 600 “derivazione Abarth 750”, legata a una trasmissione a tre velocità con rapporto al ponte lungo per favorire una velocità massima costante che valica i 190 km/h. Presenta anche diverse componenti riprese dalla FIAT 600. Tutte caratteristiche congeniali allo scopo prefissato, dato che la FIAT Abarth 750 Record consentì di siglare il nuovo record sulla distanza delle 24 ore sul tracciato di Monza. Era il 17 giugno del 1956. Presenti allora anche Carlo Abarth e Nuccio Bertone. Quindi altri cinque primati di velocità e durata nello specifico sulle distanze 5.000 km, 5.000 miglia, 10.000 km, 48 ore e 72 ore nei giorni seguenti, come ricordato.

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