Ferrari 296 GTB, inizia l’era del V6 ibrido [PROVA SU STRADA E SU PISTA]

Silenziosa in elettrico, performante su strada, scatenata tra i cordoli

La Ferrari 296 GTB è un’auto che segnerà un’epoca in casa Maranello. Si tratta ovviamente dell’ennesimo gioiello di tecnica e bellezza estetica che da sempre la casa ci ha offerto, ma questa volta c’è qualcosa di completamente nuovo, che segna lo sviluppo non solo di questa supercar in particolare, ma del mondo del Cavallino Rampante in generale. Stiamo naturalmente parlando del suo motore, il primo V6 in assoluto a trovare posto su una stradale del marchio, dopo aver fatto però la storia nel mondo delle competizioni sin dagli anni ’50. Le stesse auto di Formula 1 dal 2014 sono proprio dei V6 ibridi, ad ulteriore conferma di come questa configurazione possa oggettivamente creare delle magie. Certamente in molti potrebbero sentire la nostalgia del V8, ma vi possiamo assicurare che questo motore, corredato da un progetto di fattura squisita anche per ciò che riguarda stile e aerodinamica, non solo è in grado di emozionare, ma può essere capace anche di superare in prestazioni i suoi fratelli con due cilindri in più. L’abbiamo potuto toccare con mano all’anteprima internazionale, la prima all’estero in 75 anni di storia, dove abbiamo potuto portare sulle strade (e sulla pista) di Siviglia questa nuova perla della collana Ferrari.

Un V6 che vale come un V8

Le soluzioni adottate per la progettazione del V6 ibrido della Ferrari 296 GTB hanno consentito di creare un propulsore centrale-posteriore che non ha davvero nulla da invidiare al suo fratello più grande. Non chiamatelo downsizing, per carità, perché qui stiamo parlando di un’unità da 2.992 cc di cilindrata e sei pistoni a V con angolo da 120°. Vi basti pensare che la prima Ferrari dotata di un V6 è stata la monoposto Dino 152 F2 e vantava un posizionamento a 65°, per cui l’attuale Gran Turismo Berlinetta arriva quasi al doppio. Questa configurazione ha consentito di alloggiare il doppio turbocompressore direttamente all’interno del blocco motore, con diretti benefici come l’abbassamento del baricentro, la diminuzione della massa (il V6 pesa circa 30 kg in meno rispetto all’orgoglio V8 della casa) e il raggiungimento del record mondiale per la potenza specifica su un’auto di serie: 221 CV/litro.

Del resto, Ferrari può vantare una profonda conoscenza sull’utilizzo di materiali ultraleggeri e ad alta efficienza, con un ampio utilizzo dell’alluminio sia per il motore che per le teste dei cilindri. Questi ultimi possono contare sull’avanzamento portato dalla SF90 Stradale in termini di camera di combustione, con iniettore e candele centrali capaci di un’iniezione a 350 bar con miglioramenti netti di miscelazione, emissioni e prestazioni. Gli stessi turbocompressori sono stati completamente riprogettati, non solo a livello di materiali, ma anche di soluzioni tecniche e dimensioni della componentistica, che li hanno portati ad aumentare il loro limite massimo di rotazione a ben 180.000 giri al minuto, con conseguente aumento delle prestazioni, soprattutto per il time-to-boost. La potenza totale è di ben 663 CV, ai quali, però, occorre aggiungere anche il sistema ibrido. Questo è integrato insieme al termico sull’assale posteriore, in quanto questa è l’unica trazione a disposizione della 296 GTB, ed è in grado di sviluppare una potenza di 122 kW, pari a 167 CV. Il risultato complessivo è un V6 in grado di ruggire a ben 830 CV di potenza, associato ad un cambio automatico DCT a 8 rapporti, lo stesso della già citata SF90 Stradale (e non solo). I due motori sono collegati dal nuovo attuatore TMA, che consente attraverso lo speciale eManettino che troviamo sul volante di passare dalle configurazioni più potenti fino addirittura ad una che comporta l’uso del solo motore elettrico. Certo, forse non sarà la modalità più popolare, ma la 296 GTB è in grado persino di percorrere fino a 25 km di strada ad un massimo di 135 km/h usando solo la modalità a zero emissioni. Sicuramente potrebbe tornare utile in città, magari per entrare in un centro limitato da una ZTL, ma è impossibile rinunciare alle prestazioni di questa vera e propria belva dell’asfalto. La sua velocità massima è di oltre 330 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100, grazie alla coppia da 740 Nm a 6.250 giri al minuto, viene completato in appena 2,9 secondi. Lo scatto da 0 a 200, invece, impiega appena 7,3 secondi.

Sintesi di stile e aerodinamica

Il motore V6 della Ferrari 296 GTB viene esaltato ulteriormente dal design della supercar, sia da un punto di vista stilistico che da quello aerodinamico, in una sintesi egregia di estetica e miglioramento della dinamica di guida. Troviamo delle linee sinuose e al tempo stesso compatte, come del resto impongono le dimensioni della 296. La lunghezza si assesta sui 4,56 metri, la larghezza su 1,95 metri, l’altezza su 1,19 metri e il passo, estremamente ridotto, arriva a 2,6 metri. Il tutto per un peso complessivo di 1.470 kg a secco con un rapporto peso/potenza da 1,77 kg/CV. Lo stile generale vuole esaltare le forme e le misure compatte della vettura, unendole però ad altri elementi decisamente più muscolari, come ad esempio i passaruota. I gruppi ottici vogliono ricordare la caratteristica forma a goccia, uno dei simboli delle produzioni di Maranello, reinterpretandoli però con un design più moderno e aggressivo, perfettamente incastonato ed equilibrato con le luci diurne e le prese d’aria dei freni. La calandra è caratterizzata da una griglia con una forma a “bilanciere”, che sottolinea la presenza del doppio radiatore. Sotto di esso un’altra soluzione derivata dalle competizioni GT, ovvero il “tea tray”, un particolare paraurti che spinge l’aria sottoscocca e agisce direttamente sull’aerodinamica dell’auto. Passando alla fiancata, troviamo forme e linee più nette, con i passaruota come detto in grande evidenza. Anche i cerchioni sono stati finemente lavorati, in modo da ottenere un design scultoreo e al tempo stesso aerodinamico. Sono disponibili speciali cerchi forgiati, le cui razze sono associate ognuna da una seconda volvente, il cui compito è quello di estrarre l’aria dal vano ruota. Infine, sono disponibili i cerchi in fibra di carbonio, che portano il loro peso a perdere ben 8 kg rispetto ai forgiati. Gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Michelin Pilot Sport 4S sviluppati appositamente per Ferrari (K1). Arriviamo così al posteriore, dominato da un arco rampante ad anello che comprende il vano motore, la cui copertura è sviluppata su un’inedita superficie tridimensionale in vetro. Al centro troviamo anche un elemento in tinta carrozzeria, diretta citazione di vetture storiche come la gloriosa Testarossa. La coda tronca è caratterizzata da un elemento orizzontale che collega la fanaleria e nasconde uno spoiler attivo, capace di generare un carico posteriore aggiuntivo di ben 360 kg ad una velocità di 250 km/h. Completa il tutto il singolo terminale di scarico centrale.

Tecnologia con stile

Se con la SF90 Stradale si è puntato moltissimo sull’aspetto tecnologico e futuristico della vettura, la Ferrari 296 GTB punta a integrare tutte le soluzioni hi-tech in un abitacolo stilisticamente ineccepibile, in continuità con la carrozzeria esterna. Un approccio quasi minimalista, che integra le più avanzate soluzioni tecnologiche, compreso lo schermo dedicato al passeggero, in un ambiente da “salotto sportivo”, attraverso anche l’utilizzo di materiali di pregio. Due esempi su tutti sono l’head-up display, perfettamente integrato nella plancia anche se avrebbe potuto essere più visibile sul parabrezza, e gli speaker del sistema audio JBL, che non sono in metallo, ma in materiale termoplastico, così da integrarsi naturalmente con l’ambiente. Il tunnel è praticamente lo stesso che avevamo visto sulla SF90 Stradale, con il selettore del cambio a cancelletto e lo spazio per la chiave di accensione. I sedili sono stati pensati con un design a diapason attraverso l’uso di canaline a contrasto, esteticamente coordinate con le decorazioni del resto dell’abitacolo. Questi possono essere ordinati anche in versione sportiva, con cinture racing a quattro punti marchiate Ferrari.

Per la pista c’è l’Assetto Fiorano

Chiariamo, la Ferrari 296 GTB è già di per sé una supercar che non può essere usata solamente in strada. Tutte le sue funzioni e caratteristiche portano a sentire il richiamo dei cordoli. Chi vive questo genere di emozioni, non può rinunciare all’Assetto Fiorano, un pacchetto che introduce significativi extra aerodinamici e di riduzione del peso, in modo da esaltare ancora di più le performance della vettura. Il pezzo forte sono gli ammortizzatori Multimatic, derivati dalle competizioni GT, con regolazione fissa ottimizzata per la pista. Sull’anteriore vengono aggiunte delle appendici in fibra di carbonio che promettono fino a 10 kg di carico verticale in più. La fibra viene usata in maniera estesa anche su diversi altri elementi di abitacolo e carrozzeria, arrivando anche alla completa riprogettazione di alcuni elementi. Tra questi c’è il pannello porta e il lunotto posteriore ultraleggero in Lexan (optional), che porta ad una riduzione di peso complessiva di ben 15 kg. Optional con l’Assetto Fiorano anche gli pneumatici ad alte prestazioni Michelin Pilot Sport Cup2R.

Per chi ama guidare

La Ferrari 296 GTB è un’auto incredibilmente poliedrica, adatta sia alla normale circolazione stradale che a quei momenti in cui si vuole guidare in modo più aggressivo, senza dimenticare i track day. Anzi, mi sbilancerei affermando che la pista sia il suo ambiente naturale, ma le sue doti la portano anche fuori. Iniziamo, però, parlando di come si comporta sui cordoli e in questo caso abbiamo a che fare con una belva scattante e veloce, soprattutto per merito delle sue dimensioni compatte. Il baricentro basso e l’ottima gestione dell’aerodinamica le consentono di rimanere ben ancorata al terreno, mantenendo però il feeling della trazione posteriore. Questa, se portata al limite, non perdona nulla, ma gli aiuti alla guida permettono ad un pubblico molto ampio e variegato il suo utilizzo. I pedali sono perfettamente modulabili (grazie anche all’eccellente lavoro della tecnologia “brake-by-wire”), con l’attuatore TMA abilissimo nel gestire la potenza del motore termico e di quello elettrico, arrivando a sfruttare pienamente gli 830 CV promessi. Il recupero dell’energia è ottimizzato e di alto livello, al punto che nelle modalità più aggressive (Performance e Qualify sull’eManettino) è quasi possibile ricaricare completamente la batteria anche senza collegare il cavo (normalmente per una ricarica completa dallo 0% al 100% si impiegano 3-4 ore con una presa da 220 Volt). Associando il tutto con le modalità configurabili con il Manettino (Wet, Normal, Sport, Race e controlli disattivati), la 296 GTB è configurabile per ogni livello di esperienza di guida.

Passando alla strada, comunque, ci troviamo per le mani anche un’auto che sa essere docile in caso di necessità. Non parliamo solamente dei 25 km in modalità elettrica, che potrebbero essere utili in fase di manovra o per entrare in un centro storico cittadino, ma dell’intera gestione dell’ibrido. Con la modalità Hybrid e saggiando adeguatamente il piede, la 296 GTB arriva quasi ad essere silenziosa. È persino dotata del cruise control (non adattivo e comunque secondo me lo troviamo solo perché nel 2022 sarebbe stato assurdo non averlo), per quanto il piacere di guida è tale che in ben poche occasioni ci si ritrova ad usarlo. Certo, basta spingere un po’ ed ecco che il sound del motore torna a sentirsi pienamente, con vibrazioni e sonorità degne di un V12. Come prevedibile Ferrari ha lavorato moltissimo sulla musica prodotta dal suo sei cilindri e il risultato è nuovamente un capolavoro degno di un teatro lirico. Il volante, estremamente preciso, consente correzioni di traiettoria millimetriche, mentre la modulabilità delle sospensioni consente di adattare l’auto a qualsiasi fondo stradale, anche quelli più accidentati e meno curati.

Quanto costa la Ferrari 296 GTB

La Ferrari 296 GTB è in vendita ad un prezzo di partenza di 269.000 €, ai quali si possono comunque aggiungere vari optional, tra cui l’Assetto Fiorano (che comporta un aumento di 34.000 €).

Pro e Contro

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Prodigio di tecnica e sportività. Il motore V6 lavora come un V8 grazie all’ibrido. Adatto sia alla pista che alla strada.Pochi difetti e veniali. L’HUD potrebbe essere più leggibile. I puristi potrebbero lasciarsi ingannare dai due cilindri in meno e dall’ibridizzazione, che però non inficiano assolutamente l’esperienza di guida.

Ferrari 296 GTB: Scheda Tecnica

Dimensioni: 4,56 m lunghezza x 1.95 m larghezza x 1,19 m altezza x 2,6 m passo
Motore: V6 Plug-In Hybrid da 830 CV
Trazione: posteriore
Cambio: automatico DSG a 8 rapporti
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 2,9
Velocità massima: 330 km/h
Allestimenti: base, Assetto Fiorano
Consumi: in fase di omologazione (7/3/2022)
Prezzo: Da 269.000 €

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