Ferrari Dino: il lavoro di sviluppo starebbe andando avanti?
Si parla di un prototipo nascosto sotto una 458 Italia
Ferrari Dino – Potrebbe fare il suo debutto nel 2018, spinta da un motore V6 sovralimentato. Lo sviluppo della Ferrari Dino starebbe procedendo a Maranello, e di recente è stato avvistato un particolare prototipo che suggerirebbe proprio questo. Per ora è d’obbligo usare il condizionale.
Alcuni fotografi hanno immortalato un curioso esemplare scuro di 458 Italia con targa tedesca. Un modello privo di scarichi e con evidenti dettagli che suggeriscono la funzione di prototipo.
I colleghi di Autocar hanno indicato che potrebbe trattarsi proprio di un muletto relativo a una nuova misteriosa vettura, e in questo caso si suppone proprio la citata Dino.
Le indiscrezioni sulla futura sportiva compatta del Cavallino Rampante, anche in base al muletto, suggeriscono un corpo vettura diverso da quello della 458 Italia e distante, probabilmente, anche dall’ultima 488 GTB. Una linea caratterizzata da una sezione posteriore più corta, così come meno lunghe dovrebbero essere le porte. Inoltre le aperture posteriori già segnalate per l’assenza di tubi sporgenti, e altri particolari, farebbero pensare a un nuovo tipo di motore collocato posteriormente.
A proposito del cuore, i rumors vedrebbero attiva assieme a Ferrari anche Bosch sulla parte elettronica e software relativa al nuovo propulsore sviluppato da Maranello. Si tratterebbe di un V6 bi-turbo, secondo le ipotesi. Un motore che potrebbe essere sviluppato sulla base del 3.0 litri da 510 cavalli (380 kW) che spinge la versione Quadrifoglio dell’Alfa Romeo Giulia, sul quale ha lavorato la stessa Ferrari. Coloro che hanno notato il muletto, poi, avrebbero percepito un suono appunto molto simile a quello di un 3.0 litri V6 sovralimentato, piuttosto che di un più corposo aspirato.
Questo motore, inoltre, potrebbe essere impreziosito dal sofisticato sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico, tecnologia già evidenziata con l’introduzione della Giulia Quadrifoglio, e una altrettanto raffinata soluzione riguardante la sovralimentazione, attraverso un motore elettrico integrato nel turbo. Si tratta comunque di ipotesi e indiscrezioni, in attesa di informazioni.
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In un altro blog “conversando” con altri bloggers avevo ipotizzato una riedizione della Ferrari Dino come modello “entry” del Mondo Ferrari. La mia mente l’aveva immaginata con una linea che richiamasse, pur con aggiornamenti stilistici più attuali, la Ferrari Dino stradale storica. Macchina di una bellezza ancora oggi affascinante ben più di tante altre supercar attuali. La motorizzazione da me ipotizzata sarebbe un 2000 cc. aspirato V6 da 300 cavalli che con la tecnologia moderna potrebbe essere considerato quasi un normale motore. Un 2000 cc. Perché in origine il “Dino”, se non erro, era un 2000 a V 6 cilindri a 60°, poi diventato un 2.400 stessa architettura. La motorizzazione ipotizzata nell’articolo mi sembra eccessiva nel senso che con oltre 500 cv. Sarebbe un’altra delle tante supercar in commercio con potenze simili tra loro. Un 2000 moderno nei materiali e nella struttura costruttiva con potenzialità di elaborazione (potrebbe facilmente arrivare agli oltre 500 cv in caso di uso sportivo) su una vettura molto moderna dal punto di vista costruttivo e, quindi, Molto Leggera darebbe, alla guida, sensazioni di vera macchina da corsa con, credo, una guidabilità deliziosa aiutata in questo dall’elettronica moderna. Nell’uso sportivo potrebbe rinverdire gli allori Ferrari del passato quando con vetture di minor cilindrata Ferrari vinceva sui circuiti di tutto il mondo.