Ferrari non chiude definitivamente le porte all’ibrido

La tecnologia delle batterie deve migliorare

Ferrari - Il Cavallino Rampante comunica che il futuro dei propulsori della Casa di Maranello sarà concentrato sui motori turbo e ibridi
Ferrari non chiude definitivamente le porte all’ibrido

Dalla LaFerrari in poi, sono in tanti a chiedersi in quale direzione andrà il futuro della Ferrari. L’amministratore delegato del Cavallino Rampante, Amedeo Felisa, ha voluto fare chiarezza sull’argomento e ha parlato, tra l’altro, delle motorizzazioni ibride e del turbo.

In un’intervista concessa ai nostri colleghi tedeschi di Auto Motor und Sport, il dirigente italiano ha dichiarato che la futura erede della 458 Italia in versione ibrida sarebbe “interessante”, ma “bisogna ancora aspettare di fare un vero passo in avanti per quel che riguarda la tecnologia delle batterie”, con delle evoluzioni che non dovrebbero arrivare a breve.

Il CEO di Maranello ha spiegato che l’ingegneria elettronica” sulla LaFerrari costa sui 60.000 euro, costo a cui bisogna aggiungere “lo sforzo tecnico e finanziario” richiesto che va messo come extra per compensare aspetti come il peso addizionale e il sistema ibrido.

Anche se da queste parole possiamo capire che l’alternativa ibrida non sia delle migliori a questo stadio, Amedeo Felisa ha ammesso che LaFerrari ha insegnato a Ferrari come i sistemi ibridi possano migliorare le prestazioni nelle loro sportive. Inoltre consentono anche di ridurre i consumi e di abbattere le emissioni di CO2. Stesse caratteristiche che potranno essere effettive adottando motori turbo, come visto ultimamente sulla California T, prima Ferrari dell’era moderna ad essere tornata al turbo.

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