Ferrari, Piero e la famiglia Agnelli si tengono stretti il Cavallino Rampante

Il marchio è appena sbarcato al NYSE

Ferrari - Un accordo di restrizione per tenersi stretta la Ferrari. Questo avrebbero in mente, secondo Bloomberg, il figlio di Enzo e la famiglia Agnelli. Secondo i termini dell'IPO, le due famiglie potranno usufruire di regole che li terranno ben in sella al Cavallino Rampante
Ferrari, Piero e la famiglia Agnelli si tengono stretti il Cavallino Rampante

Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, e la famiglia Agnelli, eredi del fondatore della Fiat, sono decisi a firmare un “accordo di restrizione” per controllare il marchio Ferrari, appena sbarcato a Wall Street. Secondo i termini della IPO Ferrari, le due famiglie possono usufruire di regole che concederanno loro quasi la metà dei diritti di voto del Cavallino Rampante, rendendo qualsiasi potenziale acquisizione praticamente impossibile.

Secondo il cosiddetto “loyalty share plan” della Ferrari, gli stock owners, che si impegneranno a mantenere la loro quota per almeno tre anni, riceveranno delle azioni speciali che aumenteranno i loro diritti di voto. Di conseguenza, le famiglie Ferrari e Agnelli controllerebbero il 48,7 per cento del marchio, dando loro il potere di respingere potenziali offerenti. “Abbiamo un accordo tra le famiglie per proteggere i nostri interessi in Ferrari.” ha detto Piero Ferrari a Bloomberg dopo l’entrata al NYSE del marchio di Maranello, ribadendo anche di non avere intenzione di vendere la sua partecipazione del 10 per cento.

Per quanto riguarda l’altra famiglia, John Elkann, presidente di Fiat Chrysler Automobiles, ha detto che si aspetta di rimanere il più grande investitore della Ferrari. La holding della famiglia Agnelli, la Exor SpA, possiederà circa il 23 per cento del Cavallino, dopo che FCA scorporerà la sua quota dell’80 per cento all’inizio del prossimo anno. “Siamo ansiosi di arrivare al giro di boa ora.” ha dichiararto Elkann in occasione del debutto della Ferrari a Wall Street.

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