Fiat 500 si trasforma in una fiammante auto da slalom con motore Suzuki

La piccola Fiat 500 viene spesso presa in considerazione dalle aziende di tuning e in alcuni casi il risultato finale è qualcosa di sorprendente. Ettore Sarandrea è uno dei preparatori più famosi per quanto riguarda la creazione dei piccoli bolidi basati proprio sulla mitica 500.

Per il suo ultimo progetto, Sarandrea ha creato un’auto molto particolare in quanto sotto il cofano c’è il famoso quattro cilindri in linea da 175 CV della Suzuki Hayabusa. Tuttavia, l’unità è stata modificata per ottimizzare l’accelerazione e la maneggevolezza della Fiat 500, anche perché viene utilizzata nelle gare di slalom.

Per realizzare questa 500 Proto, il preparatore ha usato la scocca di una 500 F come base di partenza. Ha successivamente installato una roll-bar con delle sospensioni a triangoli sovrapposti e ammortizzatori presenti su tutti i lati. Sulla parte posteriore, invece, è stato installato il propulsore a quattro cilindri della moto giapponese.

Il posto di guida è stato spostato dal lato sinistro al centro per distribuire meglio i pesi così da garantire le massime prestazioni nelle gare di slalom per cui questa particolare Fiat 500 è stata concepita.

Oltre al propulsore della Suzuki Hayabusa, è presente uno sterzo a cremagliera con rapporto ridotto del 40%, dei freni a disco su tutte e quattro le ruote e un differenziale autobloccante. Accanto al powertrain c’è un cambio sequenziale a 6 rapporti che può essere gestito tramite le due palette presenti dietro al volante da corsa oppure attraverso la leva posta accanto al pilota. Non mancano dei cerchi in lega OZ Superturismo da 14” all’anteriore e da 15” al posteriore, abbinati a pneumatici slick anteriori di Avon e posteriori di Marangoni.

A livello estetico, la carrozzeria originale della Fiat 500 è stata completamente stravolta. Le modifiche sicuramente più estreme riguardano l’alettone posteriore, i passaruota allargati, le due prese d’aria presenti sul tetto e il piccolo diffusore posteriore con quelli che sembrano essere due terminali di scarico di forma circolare.