Fiat Aegea Abarth, l’erede della Bravo in un esercizio di stile [RENDERING]

Potrebbe ottenere un motore quattro cilindri turbo da 1.4 litri

Questa nuova vettura sarà l’erede diretta della Fiat Bravo e permetterà a Fiat di ritornare ad essere competitiva in un segmento di mercato che, in Europa, rappresenta un’importantissima quota di mercato. Un’ipotetica versione Abarth del progetto Fiat Aegea necessiterà di un netto upgrade per quanto riguarda le motorizzazioni
Fiat Aegea Abarth, l’erede della Bravo in un esercizio di stile [RENDERING]

Fiat Aegea – Il design della nuova berlina di casa Fiat, la Aegea, è stato già manipolato digitalmente con Photoshop. Ma come si mostrebbe il nuovo modello con un trattamento di stile e di prestazioni offerto da Abarth?

La risposta è arrivata da X-Tomi Design che ha regalato alla nuova Fiat Aegea un aspetto più aggressivo con l’aggiunta di nuovi paraurti, minigonne, tettuccio grigio scuro, molto probabilmente in fibra di carbonio, come lo dovrebbero essere anche le calotte degli specchietti, ruote più grandi, freni, nonché un’altezza da terra inferiore. Tra le novità apportate digitalmente ci sono anche i fari oscurati, la griglia nera e il solito logo e gli adesivi Abarth. Purtroppo il designer non ha mostrato come avrebbe immaginato la parte posteriore della vettura, quella che da molti è considerata la non migliore angolazione della Fiat Aegea. Qualora Fiat decidesse di lasciare che Abarth lavori sul suo nuovo progetto, la berlina potrebbe ottenere un motore quattro cilindri turbo da 1.4 litri, capace di produrre fino a 190 CV come quello montato sull’Abarth 695 Biposto. Guardando al futuro una variante dal look più accattivante, con l’allestimento dello scorpione a enfatizzare alcuni tratti, potrebbe non essere del tutto campata in aria.

La nuova Fiat Aegea è stata studiata per un rientro in grande stile nel segmento C, quello della Bravo, per intenderci, come ha spiegato al Salone di Istanbul Alfredo Altavilla, responsabile di FCA per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. “Si tratta di una scelta strategica destinata innanzitutto a valorizzare l’area di riferimento, la Turchia, ma che servirà anche ad ampliare la presenza del brand Fiat nel settore più importante a livello europeo, il C, per l’appunto.” ha detto Altavilla.

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