Fisker, la berlina anti-BMW Serie 3 posticipata
Bloccato il finanziamento al costruttore
Fisker posticipa il debutto della seconda berlina in programma, una vettura elettrica con range-extender di segmento D che sarebbe dovuta nascere nel corso dell’anno 2013 (antagonista diretta, nei pensieri e nei desideri degli uomini del marchio, di BMW Serie 3) e che invece vedrà la luce più tardi, probabilmente nel 2014: ad annunciare il cambiamento è la stessa azienda statunitense, che ha anche chiarito la motivazione per cui questo modello, per ora conosciuto con il nome Project Nina, è stato procrastinato.
La società avrebbe dovuto ricevere un finanziamento dal Department of Energy (DoE) del Governo degli Stati Uniti pari a circa 529 milioni di dollari per il Progetto Nina, che verrà realizzato all’interno dello stabilimento ex-General Motors in Delaware. Sino ad ora – secondo quanto riportato dalla testata inglese Autocar – Fisker ha ricevuto soltanto 193 milioni di dollari, con cui ha effettuato alcuni interventi all’interno dell’impianto ed ha intrapreso i lavori di progettazione necessari per mettere a punto la nuova berlina elettrica anti-Serie 3. La restante parte del finanziamento è stata bloccata dal DoE perché, pare, alcuni obiettivi prefissati non sono stati mantenuti e raggiunti.
Mentre Fisker tenta di rinegoziare il prestito da parte del Governo degli Stati Uniti, il progetto di questa nuova berlina è costretto a fermarsi: Fisker, oltre ad aver procrastinato il debutto di questo secondo modello, ha dovuto anche licenziare ventisei persone impiegate nello stabilimento in Delaware.
Il brand ha voluto sottolineare e puntualizzare che questa problematica collegata al finanziamento non interessa e non interesserà la prima vettura della gamma, Fisker Karma: già cinquanta esemplari della berlina elettrica sono stati consegnati ai rispettivi proprietari negli Stati Uniti ed altri duemila esemplari circa sono completati ed attendono solo di essere distribuiti.
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