Fondo automotive decurtato, Calenda: “È una follia. Così il Governo affossa l’automotive”

Il segretario di Azione: "Le aziende del settore saranno presto travolte"

Fondo automotive decurtato, Calenda: “È una follia. Così il Governo affossa l’automotive”

Il consistente taglio delle risorse, già stanziate, destinate al sostegno del settore automobilistico italiano sta scatenando la bagarre politica con attacchi al Governo che arrivano da più parti per quella che viene definita una scelta scellerata e potenzialmente devastante per la tenuta del comparto.

Calenda: “Le aziende del comparto saranno travolte”

Di questo avviso è anche Carlo Calenda, parlamentare e segretario di Azione, che con un post sulla sua pagina Facebook definisce la misura “una follia” precisando che il fondo, che prevedeva un miliardo l’anno fino al 2030, è tagliato di 550 milioni per il 2025 e 800 milioni per gli anni seguenti, lasciando così 450 milioni per il 2025 e 200 milioni per gli anni successivi.

“La Legge di Bilancio – sottolinea Calenda – definanzia l’80% del fondo per l’automotive fatto da Draghi. Ciò accade nel momento di crisi più profonda di un settore che conta 2.200 imprese in Italia. Aziende che il prossimo anno saranno letteralmente travolte”.

“Contando su quei fondi – continua il segretario di Azione – abbiamo prodotto un piano preciso per migliorare e sostenere la competitività dell’industria automotive, mandato alla Meloni e caduto nel nulla. Si certifica così l’inesistenza di una politica di sviluppo da parte del Governo. Una follia”.

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