Ford Focus 1.0 Ecoboost, primo contatto
Impressioni sulla terza generazione della hatchback americana
A volte quando provi un’auto sai già tutto prima di salire. Hai assistito alla presentazione con tecnici che ti raccontano nel dettaglio tutte le caratteristiche e le novità oppure sapendo di che vettura si trattava ti sei documentato prima di averla tra le mani. Altre volte ti danno le chiavi ed il resto è tutta una sorpresa. E se l’auto in questione non è una sportiva le aspettative non sono certe elevate. Così capita che capisci che non si tratta di un diesel, come eri convinto, dallo scontrino di un distributore lasciato in auto da chi l’ha provata prima di te. Si, perché il motore di questa Ford Focus non si fa quasi sentire, silenzioso come pochi, soprattutto nell’uso cittadino. Poi cerchi qualche informazione in più e sul libretto scopri che si tratta di un mille. Allora pensi: “Ah beh, questa volta c’è poco divertimento, ma almeno consumerà poco!”. In realtà di lì a poco avrai modo di ricrederti… e non per il consumo.
Ma partiamo dall’inizio. La linea della Focus è piacevole, spigolosa e con piglio da sportiva, anche se è la tipica auto che compri per la sua praticità, non per la particolarità. Se qualcuno ci chiede un consiglio perché deve comprare l’auto e, non essendo un appassionato, non sa quale scegliere, la Focus e la Golf sono quasi sempre tra quelle che vengono citate. Buone auto, fanno il loro lavoro, buona affidabilità e pratiche, ottimo rapporto qualità prezzo e buona tenuta del valore.
Anche questa nuova Focus sembra essere all’altezza delle aspettative. Si sale a bordo e la prima impressione è buona, seppur non eccezionale. La qualità percepita potrebbe essere migliore. Ad un più attento esame e dopo averla utilizzata un po’ il giudizio è migliorato, anche se quella plastica lucida sul tunnel centrale continua a non convincere. Poco male, per il resto il comfort è ottimo. I comandi, anche se poco intuitivi all’inizio, diventano pratici una volta presa la mano. E poi che silenzio! Il motore non si fa sentire nemmeno se in autostrada “scappa” un pochino il piede. Solo se si tirano un po’ le marce si inizia a far sentire. Ma che bel sentire! Ci prendi subito gusto, la sonorità ricorda quella della Smart (anch’essa ha un 3 cilindri sovralimentato), ma con un taglio decisamente accattivante, da sportiva. Passano i chilometri e siamo sempre più convinti: che bel motore, davvero una sorpresa! Non stupisce scoprire che ha vinto tre premi tra cui miglior nuovo motore dell’anno. La coppia si fa sentire fin dai bassi regimi e i 125 CV spingono bene fino ai 6.500 giri, al punto da sembrare anche di più.
Pur da amante da sempre dei motori a benzina, alla luce delle evoluzioni compiute da quelli diesel negli anni, difficilmente chi vi scrive non li preferirebbe nella scelta. Ormai le prestazioni sono addirittura superiori in alcuni casi: i consumi non giustificano il piacere dell’erogazione e del piacere di sentir “frullare” agli alti regimi un benzina. Da anni ci chiedevamo quando questa tendenza si sarebbe interrotta e l’inizio del processo di downsizing sembrava essere la giusta occasione per recuperare il terreno perso. Ancora però non avevamo avuto modo di stupirci come con questa Focus Ecoboost 1.0. Non sorprende che Ford abbia annunciato lo sbarco di questa piccola unità nella patria dei motori di grossa cilindrata, gli USA. Condividiamo la dichiarazione di Gunnarr Herrmann, vice presidente di Ford Europa: «La clientela potrebbe porre qualche resistenza per passare da un 1.6 ad un 1.0. Ma solo finchè non lo guideranno».
Turbo, iniezione diretta, doppia fasatura variabile e cinghia a bagno d’olio portano prestazioni che fanno invidia al “vecchio” 1.600, un’ottima silenziosità e consumi ridotti. E poi un “mille” fa risparmiare il 20% circa sulla polizza RC e, dando un occhio al listino, 1.500 € rispetto alla versione a gasolio con cui è in concorrenza diretta (1.6 TDCI). E con queste premesse anche l’usato promette di tenere molto bene il valore nel tempo.
Per il resto la nuova Focus resta un’ottima auto ed è dotata di una novità davvero geniale, nel suo piccolo. Tutti noi abbiamo imprecato almeno una volta per i danni provocati perché, aprendo la porta, ci è sfuggita andando a sbattere su un muro o, peggio, sull’auto a fianco. Problema risolto, questa volta senza soluzioni dal dubbio gusto estetico. Aprendo la portiera un bordino protettivo di materiale plastico si posiziona proprio sul profilo, evitando graffi in caso di urto.
Seguici qui