Ford Mustang GT Convertible 2021 | Com’è & Come Va

La Mustang GT Convertibile ha con sé una bella capotte in tela reclinabile elettricamente

Ford Mustang GT Convertible 2021 | Com’è & Come Va

Dalla sua uscita avvenuta nel 1964, la Ford Mustang è stata al vertice delle vetture sportive piu vendute e desiderate in America e in Europa. Oggi la proviamo nella sua versione Convertibile con il motore V8 cinquemila di cilindrata. Sarà utilizzabile nella vita di tutti i giorni? Scopriamola nel nostro Com’è & Come Va.

Dimensioni e misure

Come di consueto partiamo dalle dimensioni: 479 cm di lunghezza, 192 cm di larghezza, 138 cm di altezza e un passo di 2.72 metri. Misure ragguardevoli, da vera “auto muscolosa”.

Estetica e design

La sua estetica fa girare gli sguardi anche a chi delle auto non importa poi molto (forse anche per il grande baccano che fa). E’ ribelle e ha una grande presenza scenica. I parafanghi posteriori sono più ampi e larghi di quelli all’anteriore con una coda massiccia e muscolosa. Dietro, il gruppo ottico ha una posizione incassata ed è raccordato da una sezione nera che abbraccia anche lo stemma con la sigla GT. Scendendo più in giù con lo sguardo ecco il quadruplo terminale di scarico e l’accenno di diffusore.

Davanti il cofano è enorme per dar spazio al grande motore, con l’abitacolo posto più in dietro. Il viso porta in dote le stesse caratteristiche del lato b, quindi piglio sportivo e incattivito, sguardo appuntito e incavato, senza contare la grande griglia del radiatore con lo stemma del cavallo, ma ancora il viso disegnato dalle prese per l’aria nella parte inferiore e lo spoiler appuntito ancor più in basso. I cerchi in lega da 20″ lasciano intravedere i freni Brembo e dischi di generose dimensioni.

Interni e abitacolo

L’abitacolo non mi convince appieno. La qualità costruttiva non è eccellente con le parti in plastica che lasciano uno spazio d’aria a contatto con i materiali più nobili e poi il design… so che è qualcosa di soggettivo ma non apprezzo l’uso di bocchette dalla forma diversa all’interno, con quelle centrali rotonde e quelle più estreme simil-rettangolari. L’abitacolo rispetta comunque quella che secondo me è la natura della Mustang stessa, ossia un mix tra sportività e comfort generale. Come si capisce anche dai sedili rivestiti di pelle imbottiti, molto comodi ma anche sagomati per contenerci al meglio.

La tecnologia e l’infotainment

All’interno dell’abitacolo si nota un quadro strumenti completamente digitale che permetter di navigare tra molteplici menu. Questi sono personalizzabili in base alla modalità di guida scelta, e permette di selezionare anche determinati menu e opzioni più orientati alla guida sportiva.

E’ davvero molto grande il volante, duro da giostrare (anche se è possibile settarlo su tre livelli di durezza), dallo stile piacevole e Old Style ma c’è da segnalare molteplici tasti fisici sulle razze che posso portare qualche distrazione di troppo. In mezzo alla plancia c’è il sistema di infotainment con software Sync 3. Il sistema nato dalle menti degli ingegneri Ford non si puo’ dire al passo con i tempi per lo stile estetico ma svolge il suo lavoro egregiamente, portando in dote tutte le attività di cui abbiamo bisogno, come la navigazione, la radio DAB, il supporto multimediale e la connessione allo smartphone tramite Apple CarPlay e Android Auto. Da segnalare un touch molto reattivo dello schermo da 8″, la presenza del climatizzare bi-zona nonché volante e selleria riscaldabile. Quest’ultima è anche ventilata.  

Abitabilità e bagagliaio

Il bagagliaio permette di fruire di un abitacolo modulato sulla formula del 2 più 2. Il divanetto posteriore permette a due persone di sedersi dietro ma queste troveranno poco spazio per le gambe e per la testa, meglio portare con noi i nostri ospiti solo per brevi tornate, altrimenti dovremo fermarci spesso per farli riposare e fargli sgranchire le ossa. Il bagagliaio? Spazioso per essere una convertibile. Abbiamo la possibilità di stivare 480 litri.

Il motore più potente

No, sotto al cofano non c’è il motore Ecoboost 2.3 litri da 290 CV, con la sua meccanica contenuta ma comunque performante. In mia compagnia c’è invece il più poderoso, chiassoso, poco gestibile dal punto di vista dei contenuti e quindi assetato, V8 cinquemila di cilindrata. Partiamo subito con i numeri. 450 CV a 7000 giri, 529 Nm a 4600 giri, 250 chilometri orari di velocità massimo e uno 0-100 bruciato in circa 5 secondi.

Il mio convitato è un motore molto elastico, con un allungo eccezionale, con una potenza sempre molto presente. Si fa sentire ai bassi regimi ma da il meglio di sè, tutto il suo ardore ai piu alti regimi. L’accellerazione è corposa, è lineare ma inizialmente ha un effetto on-off, dandomi anche il classico calcetto nella schiena quando si spinge forte. L’esitazione è solo lì, all’inizio, pochi istanti prima di partire con l’accellerazione. E se non basta la sua accellerazione a stamparti un grande sorrisone sul viso allora lo farà il gaiardo sound che incrementa man mano che i giri del motore salgono. Allora si che l’effetto wow è garantito.

Cambio manuale? Per questa volta meglio l’automatico.

Con me c’è il cambio automatico a 10 rapporti. Lo so. Macchine come queste devono essere guidate. Quindi sì, sarebbe stato meglio avere il cambio manuale, magari lo stesso che ho avuto modo di provare sulla Mustang Bullit, ossia il cambio manuale a sei rapporti, dotato di tecnologia rev-matching di Ford, un sistema di controllo elettronico del motore che sincronizza i giri quando si scala la marcia per dar vita a una sorta di “punta-tacco” elettronico. Che goduria! Lo so e lo ammetto, mi sarebbe piaciuto guidarla con quel cambio. Nonostante questo, l’automatico è comunque ottimo, sia in città dove riesce a tenere marce molto alte a velocità molto ridotte sia nella guida più sportiva dove è capace di scegliere sempre la marcia giusta in ogni situazione. Soprattutto nelle più importanti frenate riesce a passare dalla 6^ -7^ marcia, subito alla 2^ o alla 3^ velocemente, per ridarti il giusto spunto e proseguire nella tua corsa. Ineccepibile. Dopotutto con 10 marce tra cui scegliere è facile scegliere il rapporto più giusto per ogni occasione. Se proprio si vuole trovare un difetto al cambio bisogna guardare alle palette. Per comandarle al meglio sarebbero state più comode se solidali al piantone e poi non sono velocissime nell’impartire il cambio di marcia alla trasmissione. Da segnalare una sensazione di strappo quando, dopo il rilascio, si torna a dare gas.

Che frenata ragazzi!

Mi ha sorpreso, in positivo, l’impianto frenante, dotato di grande potenza. E’ consistenze, forte. E poi il pedale del freno è molto comunicativo e mi da una grande sensazione di modulabilità. 

Sensazioni di guida e prova su strada

Lei su strada non è rigida, pur portando in dote un assetto sportivo. Le sospensioni portano a conseguenze di guida piacevoli, lasciando un minimo accenno di coricamento laterale, giusto per lasciarla un po’ appoggiare in curva e dare un pelo di sicurezza in più al guidatore. Quel poco di morbidezza che si concede permette di filtrare bene qualche assestamento e di non trasmetterlo subito e direttamente al volante con uno scossone. E’ una cosa ottima considerando che il volante, pur modificabile nella sua durezza, risulta molto comunicativo ma anche molto pesante nella guida.

L’anteriore è preciso, duro. Si sente che lì è concentrato più peso. Dietro abbiamo le sospensioni con architettura Multilink e che permettono una trazione in uscita notevole e sicura.

Attenzione però. Se si esagera se si arriva a superare il limite. Il Cavallo si imbizzarrisce in fretta e si mette a scalciare. Ci si mette un attimo a cadere dalla sella. Lei è sicura e composta, sportiva e piacevole fino a quando non si esagera, poi le perdite di trazione e le risposte che ti dà sono nette e improvvise. Ovviamente c’è sempre l’elettronica a mettere una pezza ma meglio non esagerare e arrivare a capire il suo limite con circospezione se abbiamo intenzione di spingere forte.

E la capotte?

La Mustang GT Convertibile ha con sé una bella capotte in tela reclinabile elettricamente, dopo averla sbloccata manualmente. Grazie a lei si guarda il cielo e oltre agli occhi appagati ci sono anche le orecchie, il sound del motore e i tuoni dal terminale di scarico si sentono e si apprezzano ancora di piu a cielo aperto. Una volta richiuso il tutto la capotte permette di godere di un buon comfort acustico grazie alla parte interna composta dal rivestimento interno poroso, utile ad assorbire la rumorosità e a non rifletterla in giro per l’abitacolo.

Quanto consuma la Ford Mustang GT Convertibile?

10 -11 litri ogni 100 chilometri è il consumo che mi ha restituito il computer di bordo. Si fanno i 15-20 litri se avremo il piede pesante.

ADAS e aiuti alla guida

Buona anche la suite ADAS al corredo con la possibilità di avere il cruise control adattivo, la frenata di emergenza con riconoscimento del pedone, le telecamere e i sensori per il parcheggio per non parlare del sistema attivo di abbandono di corsia involontario che agisce sul volante.

Prezzo e costo 

Per portarsi a casa la Mustang GT 2021 nella versione base Fastback, con il possente V8, il costo è di 49.000 euro. Per la versione Convertibile con il motore V8 e il cambio automatico, il prezzo sale a 55.750 euro.

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