Formula Ferrari, un viaggio nella Rossa del presente e del futuro

Factory, esclusività e sostenibilità per il Cavallino più famoso

Formula Ferrari - Più di una piano aziendale. Un modo di fare business e di costruire belle auto, facendo sempre attenzione ad ogni singolo elemento che compone l'universo del Cavallino Rampante, dai tecnici all'ambiente di lavoro, dall'impatto ambientale alle richieste dei clienti. Tutto questo è Formula Ferrari

Formula Ferrari è una filosofia, più che un vero e proprio piano di business. Intendiamoci, la componente economica concreta è sempre ben presente, ma crediamo di non sbagliare affermando che pochi altri marchi, forse nessuno, può permettersi come Ferrari di valorizzare sia il suo prodotto che la sua immagine con sistemi talmente esclusivi e d’avanguardia. Formula Ferrari è lo spirito che si trova dietro all’intera produzione del Cavallino Rampante, partendo dalle macchine in quanto tali, fino ad arrivare al rapporto con i dipendenti, i clienti e più in generale i fan.

Non si tratta solamente delle auto in produzione, al momento in grado di sviluppare una gamma di cinque vetture (California, 458 Italia, 458 Spyder, F12berlinetta e FF) più una (LaFerrari, che però è già “sold out”), ma anche dell’universo che è stato letteralmente cucito intorno a loro. Il motto “Ferrari diverse per diversi Ferraristi” trova nella Factory di Maranello la sua realizzazione definitiva, grazie a programmi come il noto Tailor Made per poi arrivare all’Atelier e alle varie fasi di sviluppo della vettura. Abbiamo avuto l’opportunità di entrare e di vedere con i nostri occhi lo stabilimento interno di Maranello e dobbiamo dire di essere rimasti impressionati. Anche nella media delle catene di montaggio, quella della Rossa è diversa da qualsiasi altra ci sia capitato di vedere. Sono previste diverse sezioni, ognuna preparata per curare un particolare aspetto della vettura. Nel reparto di costruzione dei motori V12, riservati alla F12berlinetta e alla FF, le strutture arrivano direttamente dai reparti di verniciatura e qua, al ritmo di 8 Ferrari al giorno, vengono assemblati i vari componenti, grazie ad un sistema di ganci, skillet e robot automatici.

Il grosso del lavoro, però, è sempre fatto da tecnici preparati che lavorano a mano, in quanto ogni singola Ferrari va personalizzata secondo le richieste del cliente. C’è chi fa solo piccole modifiche e chi, invece, si prepara una Rossa assolutamente unica nel suo genere. Consegnare una vettura richiede fino ad un anno di attesa, ma il risultato merita ogni singolo minuto. Soprattutto quando queste escono da una consulenza del reparto Tailor Made, in grado di customizzare ogni singolo elemento, dalle coperture degli interni alla carrozzeria. Le possibilità sono quasi infinite, al punto da poter costruire l’aspetto della propria Ferrari ispirandosi ai modelli sportivi del passato, Formula 1 compresa (sono presenti tre collezioni Tailor Made, chiamate Scuderia per le sportive, Classica per gli allestimenti più eleganti, e Inedita per chi si sente “fuori dal coro”).

Il settore di montaggio dei motori, però, rimane forse uno dei settori tecnologicamente più avanzati. Perché anche la Ferrari più bella del mondo perde di esclusività se al suo interno non ruggisce come si deve. Non c’è rischio, però, perché nel reparto vengono fisicamente costruiti, in parte automaticamente ma in molte componenti a mano, i V8 e i V12 che creano la leggenda Ferrari (e anche i V6 preparati per Maserati). Attraverso 21 stazioni di montaggio (di cui solo 6 automatiche) si inizia a costruire le prime componenti interne, per poi passare su una linea di altre 47 stazioni su cui il motore viene concluso e testato. Non manca naturalmente anche un’officina pensata esclusivamente per le Ferrari d’epoca, che vengono riviste e restaurate per restituire anche il modello più usurato al suo antico e “rosso” splendore. Un restauro completo comporta dai 12 ai 18 mesi di lavoro, ma il risultato è sempre oltre ogni aspettativa.

Formula Ferrari, però, non è solo questo. Non parliamo solo del grande studio che si nasconde dietro ad ogni vettura, alla grande preparazione dei tecnici (non si arriva a Maranello per puro caso, statene certi) e all’attenzione premium per il cliente. Gli stabilimenti Ferrari vogliono puntare anche all’ambiente. Può suonare strano se pensiamo all’impatto ambientale che auto come le super car possono avere, ma senza alcun dubbio gli sforzi del Cavallino Rampante sono tra i più impegnati che ci sia mai capitato di vedere. Sono stati programmati investimenti fino a 100 milioni di euro per rendere sempre più ecosostenibile ogni singolo aspetto degli impianti, operazioni che hanno portato alla creazione di interi spazi verdi all’interno della catena di montaggio per i tecnici (mai visto nulla del genere), politiche di preparazione e prevenzione degli incidenti sul lavoro, riciclaggio curato in ogni suo singolo aspetto, e ultima, ma non per questo meno importante, la costruzione dello Scuderia Ferrari Building, che entro il 2014 fornirà una casa alla squadra sportiva del Cavallino completamente ecosostenibile e a zero emissioni, attraverso l’uso di energia alternativa e soluzioni d’avanguardia per l’efficienza. Amedeo Felisa ha confermato che dal 2008 al 2012 la casa di Maranello ha potuto aumentare del 10% la sua efficienza complessiva e abbattere del 40% le emissioni di CO2 nell’aria.

Insomma, Ferrari è sempre Ferrari. Un marchio che attraverso la sua esclusività, campagne marketing di primo livello (basti pensare ai Ferrari Store, al nuovo parco divertimenti Ferrari World di Abu Dhabi e al Museo Ferrari) e soluzioni innovative sia nella produzione che nella vendita, ha saputo imporsi come uno dei più prestigiosi al mondo.

Ci scuserete se in questo articolo ci siamo fatti un po’ trasportare dall’entusiasmo, ma stiamo parlando di Ferrari. Come non farsi prendere dalla passione per la Rossa?

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