#FORUMAutoMotive 2023 | Bignami: “Serve equilibrio tra esigenze economiche e sicurezza” [INTERVISTA VIDEO]
Il viceministro dei Trasporti sulla necessità di rivedere il Codice della strada
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, è intervenuto al #FORUMAutoMotive 2023 approfondendo il tema relativo alla revisione del Codice della strada annunciata recentemente dal ministro Matteo Salvini. Intervistato a margine dell’evento, al nostro microfono il viceministro ha ribadito la necessità di investire in formazione e di prevedere regole specifiche per la circolazione dei monopattini, al fine di aumentare la sicurezza stradale.
Revisione norme su omicidio stradale con “ergastolo della patente”
Bignami ha evidenziato come sia “allo studio una revisione delle norme sull’omicidio stradale con l’ergastolo della patente, che prevederà misure interdittive permanenti su casi di reiterazione di gravi reati al volante. Per questo Governo – ha aggiunto il viceministro – è necessario mettere su strada veicoli in condizioni di piena sicurezza. Discorso che vale anche per la micromobilità: per utilizzare un monopattino, in proprietà o in sharing, sarà presto necessario per legge dotarsi di un casco di protezione”.
Prevenzione e formazione per i giovani
“Stiamo per avviare un Osservatorio in Toscana sulla sicurezza stradale – ha sottolineato Bignami – sulla falsa riga di quanto già fatto in Emilia-Romagna e a breve perfezioneremo il percorso che porta a un Osservatorio nazionale sulle cause dei sinistri. Attraverso i dati provenienti da questi osservatori abbiamo scoperto che i giovani interagiscono mediamente 61 volte con il proprio smartphone mentre sono alla guida. Capire bene quali sono i comportamenti devianti, aiuta a meglio focalizzare efficaci interventi di prevenzione”.
Il viceministro ha poi concluso: “Non bisogna delegare tutto al sistema dei controlli. Per rendere più sicure le nostre strade è essenziale agire sulla formazione e quindi sulle scuole, partendo dalle elementari. Per questo stiamo lavorando per aumentare le ore di formazione. Dobbiamo lavorare sulle giovani generazioni, anche sulla percezione del pericolo da parte dei ragazzi, intervenendo nel loro processo di formazione”.
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