Furti hi-tech: ladri usano computer portatili per rubare le auto? [VIDEO]

Questo è quanto dichiara la polizia di Houston, in Texas

La polizia di Houston ha lanciato un allarme, avvisando utenti, concessionari e costruttori che i ladri si starebbero iniziando a specializzare a rubare le auto entrando nel computer di bordo con un laptop, aggirando così tutti gli antifurto installati
Furti hi-tech: ladri usano computer portatili per rubare le auto? [VIDEO]

Le auto moderne sono sempre più sicure ed efficienti. La tecnologia, però, può anche essere un’arma a doppio taglio come abbiamo ormai imparato. Ecco quindi che le dichiarazioni rilasciate da James Woods, Senior Officer del dipartimento di polizia di Houston, al Wall Street Journal dovrebbero essere tenute nella giusta considerazione, per quanto sia comunque inutile essere allarmisti.

Le dichiarazioni dell’agente Woods si riferiscono ad un furto d’auto avvenuto lo scorso 20 aprile e che ha visto come vittima una Jeep Wrangler del 2010. Come si vede dal video di sicurezza, che vi riportiamo in fondo all’articolo, un ladro si avvicina alla vettura (tra l’altro senza nemmeno una maschera o simili) e riesce senza particolari problemi ad entrarvici. L’uomo si allontana e un complice sale sull’auto. A quel punto, però, portarla via dovrebbe essere un problema ben diverso, anche perché come si può vedere l’allarme dovrebbe essere scattato. Dal parabrezza, però, si intravede il ladro al lavoro su un computer portatile e dopo pochi minuti riesce a far partire l’auto e a scappare. Non si tratterebbe di un caso isolato, bensì di una pratica sempre più diffusa a Houston, che metterebbe in serio dubbio i sistemi di sicurezza delle auto più recenti. Naturalmente non ci riferiamo solamente a Jeep, protagonista solo di questo sfortunato episodio, in quanto sono numerose le vetture prese di mira dai ladri.

La vicenda, comunque, non è chiara. La polizia di Houston non avrebbe alcuna prova concreta del fatto che il laptop del ladro sia stato effettivamente usato per fare qualcosa sulla vettura, ma come giustamente sottolinea lo stesso agente Woods, “se stai per rubare un’auto non ti porti dietro un laptop. Non sappiamo esattamente cosa stia facendo il ladro, ma credo che stia entrando nel computer dell’auto e che lo stia associando ad un’altra chiave che potrebbe già avere con sé, in modo da far partire il motore”.

Il National Insurance Crime Bureau, gruppo di sicurezza industriale che tiene d’occhio i furti d’auto negli Stati Uniti, ha dichiarato di aver ricevuto recentemente molti rapporti di polizia nei quali venivano citate quelle che erano definite delle ‘misteriose device elettroniche’. “Pensiamo che sia un nuovo modo di rubare le auto – ha dichiarato Roger Morris, vice presidente della NICB – Il pubblico, le forze dell’ordine e i costruttori dovrebbero stare attenti”.

Mercoledì scorso un portavoce della filiale americana del Gruppo FCA avrebbe dichiarato che si ritiene che i ladri di Houston abbiano usato strumenti da concessionario per associare l’auto ad un’altra chiave neutra. Titus Melnyk, senior manager per le architetture di sicurezza di FCA in Nordamerica, ha dichiarato di sospettare che qualcuno all’interno di un concessionario possa aver venduto ai ladri le credenziali di accesso per entrare nei siti che rivenditori e servizi di assistenza usano per il loro lavoro. “Non sappiamo quante auto siano state rubate in questo modo – ha concluso l’agente Woods – Pensiamo sia una percentuale minuscola rispetto al totale, ma mostra comunque come questi ladri siano disposti a qualsiasi cosa pur di rimanere sempre un passo avanti”.

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