Fusilli (Renault): “Offensiva cinese? Moderiamo l’allarmismo”
"Stanno crescendo, ma i brand europei stanno accelerando"
Tra le varie preoccupazioni del mondo automotive, in questo periodo storico, c’è la forte offensiva delle case cinesi in Europa. Il rischio di un’invasione delle vetture asiatiche, con conseguenza perdita di appeal e di potere dei marchi del Vecchio Continente. “È giusto preoccuparsi. Ma occorre moderare l’allarmismo”, spiega Raffaele Fusilli.
I numeri sono ancora distanti
L’amministratore delegato di Renault Italia ha analizzato la situazione, spiegando il suo punto di vista, con un lungo post su Linkedin. Partendo dai dati ufficiali, dove si notano ancora numeri molto distanti: il Gruppo Volkswagen ha venduto oltre 1 milione di vetture nel primo quadrimestre 2025, il primo gruppo cinese poco più di 100.000. “Al di là degli annunci e degli ambiziosi piani di crescita, stanno scoprendo che conquistare rapidamente il mercato europeo non è affatto facile”.
I motivi? Due in particolare. “Una delle sfide più ardue è superare la percezione – spiega Fusilli – ancora diffusa tra molti consumatori europei, che associa i prodotti “made in China” a una qualità inferiore”. L’altra è legata all’assistenza: “Stabilire una rete capillare di dealer e centri di assistenza è un’impresa costosa e che richiede tempo, specialmente partendo da zero. Molti distributori e officine europee consolidate mostrano una certa cautela nell’investire su marchi nuovi”.
I marchi europei
Per evitare questa offensiva, i marchi europei “non stanno a guardare e stanno accelerando i propri piani di elettrificazione, investendo in nuove piattaforme native elettriche, tecnologie per le batterie e migliorando l’efficienza produttiva per contrastare la competitività dei prezzi cinesi. E stanno prendendo velocità”. Inoltre, c’è una connessione emotiva impossibile da pareggiare: “Penso che noi europei siamo ancora gli unici in grado di “generare” una componente unica e strategica: l’emozione. Qualcosa di impalpabile, eppure di inestimabile valore, profondamente radicato nella storia di un marchio. Tipo le sensazioni che trasmette una R5”.
Le conclusioni
Cosa accade con la Cina è da osservare, perché le “vendite di brand cinesi, o europei acquisiti dai cinesi, stanno mettendo a segno crescite importanti sul nostro mercato. E non solo nel segmento delle elettriche, ma anche in quello delle motorizzazioni tradizionali”. Tuttavia, “è giusto preoccuparsi. Ma occorre moderare l’allarmismo”.
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