Green Pass: la strada verso la normalità e l’addio al certificato

Il premier Mario Draghi ha annunciato, qualche settimana fa, la fine dello stato d’emergenza per il Covid il prossimo 31 marzo, con la volontà del Governo di non rinnovarlo ulteriormente. Tuttavia, lo stesso giorno non cadranno tutte le restrizioni legate ad esso, ma verrà formulata una roadmap verso il ritorno alla normalità.

Prima le attività all’aperto e il distanziamento

Il tema centrale è il Green Pass, al momento strumento necessario per accedere praticamente a qualsiasi attività, escluse quelle essenziali. “Ci sarà un allentamento delle misure restrittive – le parole del sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Radio Anch’io – che sarà graduale, ma partirà da subito”. Il 1° aprile potrebbe così cadere l’utilizzo del certificato verde per potersi sedere all’aperto di bar e ristoranti e le attività ‘open air’, per poi proseguire con le altre restrizioni.

Tra cui l’ormai famoso distanziamento sociale che, secondo il sottosegretario Pierpaolo Sileri, “andrà tolto tra le prime cose”. Permettendo, così, anche una modifica dei protocolli di numerose attività, come le palestre e le piscine, ma anche un presumibile arrivo al 100% della capienza degli impianti sportivi, forse già da fine marzo. Successivamente, sempre secondo Sileri, toccherà alla mascherina al chiuso ed anche ad una “rimodulazione dell’isolamento per i positivi asintomatici”.

Il lavoro

Una delle questioni principali è legata al lavoro ed al Super Green Pass attualmente necessario, con una regola in scadenza il prossimo 15 giugno. Potrebbero, però, esserci delle novità anche prima: “Stiamo valutando se trasformare, prima del 15 giugno, il green pass rafforzato in green pass base” preannuncia Costa. Permettendo così a tanti lavoratori di tornare alla propria attività con un tampone ogni due giorni, senza la necessità di essere vaccinati o guariti. Sperando in buoni numeri: i due sottosegretari non si sono detti preoccupati per il lieve aumento dei contagi degli ultimi giorni.