Il nuovo Codice della Strada sarà dichiarato incostituzionale? [VIDEO]
I dubbi sulla legittimità costituzionale di alcune norme sollevati dall'avvocato Angelo Greco
In merito alla possibilità che il nuovo Codice della Strada venga dichiarato incostituzionale, in particolare in relazione alla previsione che elimina l’accertamento dello stato di alterazione psico-fisica ai fini del reato di guida sotto effetto di stupefacenti, l’avvocato Angelo Greco, con uno dei suoi video su YouTube, analizza la questione e fa chiarezza sul tema.
Greco ci spiega che alcuni emendamenti proposti in Parlamento durante l’esame della nuova legge sono stati trasformati in una sorta di raccomandazioni nei confronti del governo ad apportare una serie di correttivi in sede di emanazione dei decreti legislativi e di attuazione. Tra questi è prevista la non punibilità dei casi in cui un conducente utilizzi la cannabis per prescrizione medica. Cosa che potrebbe quantomeno salvare tutti coloro che fanno uso di farmaci a base di cannabinoidi a fini terapeutici.
Nel frattempo però, sottolinea l’avvocato, la questione di costituzionalità delle norme che sanzionano chi risulterà positivo ai nuovi test salivari potrebbe essere presentata dinanzi a un giudice in sede di ricorso contro un accertamento e che il giudice stesso rinvii gli atti alla Corte Costituzionale.
I precedenti
Già in passato, ricorda Greco, in più occasioni la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il nostro Codice della Strada, come ad esempio in merito alla legittimità della norma, relativa al sistema della patente a punti, che prevedeva l’automatica sottrazione dei punti al proprietario del veicolo utilizzato da un soggetto però diverso. Altro esempio è quello in cui la Corte Costituzionale ha previsto l’obbligatorietà della taratura periodica degli autovelox con una pronuncia additiva che ha permesso di “sanare” una norma che nelle formulazione originaria appariva incostituzionale.
Un caso ancora più recente è la dichiarazione dell’illegittimità della revoca della patente prevista dal Codice della Strada per chi circola con l’auto sottoposta a fermo amministrativo. In questo caso la Corte Costituzionale ha ritenuto la misura sproporzionata e irragionevole rispetto alla gravità del comportamento.
Il principio di proporzionalità
Proprio sulla scorta di questo principio di “proporzionalità”, afferma Greco, è plausibile che la nuova sanzione prevista dal governo per chi risulta positivo al test della droga, seppur nel pieno delle proprie capacità, ossia in assenza di stato di alterazione psico-fisica, sia ritenuta illegittima. Questo perché essa non punisce una condotta pericolosa ma un fatto che nulla ha a che vedere con la sicurezza stradale, ossia l’assunzione di sostanze psicotrope anche se per fini terapeutici.
Seguici qui