Il piano di Stellantis per il futuro degli stabilimenti italiani: dalla 500 a Mirafiori alla Pandina a Pomigliano

Così il gruppo pianifica l'attività nei siti produttivi in Italia

Il piano di Stellantis per il futuro degli stabilimenti italiani: dalla 500 a Mirafiori alla Pandina a Pomigliano

Nel corso dell’intervento di John Elkann, presidente di Stellantis, in audizione al Parlamento di qualche giorno fa sono stati chiariti più dettagliatamente i piani produttivi del gruppo automobilistico relativamente alle attività dei prossimi anni degli stabilimenti italiani di Stellantis.

La Pandina a Pomigliano d’Arco e sette modelli a Melfi

Partendo da Pomigliano d’Arco, Elkann ha affermato che nella fabbrica campana sarà prodotta la Panda ibrida (ribattezzata Pandina) fino al 2030, seguita dalla futura generazione dello stesso modello. Una vettura, la Pandina, che sta facendo bene sul mercato italiano, consolidando lo storico legame tra l’utilitaria di Fiat e l’Italia. Pomigliano sarà poi interessata dall’introduzione della nuova piattaforma STLA Small che, a partire dal 2028, consentirà di avviare la produzione di due modelli compatti.

Passando all’impianto di Melfi, dove è già stata installata la piattaforma STLA Medium, ed è attualmente in produzione la nuova DS N°8, Elkann ha annunciato l’arrivo di diversi modelli. A Melfi sono già state avviate le attività preliminari per la produzione della nuova Jeep Compass, sia elettrica che ibrida, che sarà lanciata a breve sul mercato. Nel 2026 saranno prodotte a Melfi anche la nuova Lancia Gamma e la nuova DS N°7, portando fino a sette i modelli che saranno costruiti nello stabilimento, la gran parte dei quali arriverà anche in versione ibrida.

Nella fabbrica di Cassino, oltre all’attuale produzione della Maserati Grecale e delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, saranno prodotte anche le nuove generazioni dei due modelli del Biscione che saranno svelate tra fine 2025 (Stelvio) e 2026 (Giulia).

Mirafiori: 500 ibrida, nuova generazione della 500 e cambi eDCT

Nello storico stabilimento di Mirafiori, a Torino, partiranno a breve, nel giro di un paio di settimane, i lavori per adeguare le linee di assemblaggio per la nuova Fiat 500 ibrida, con i primi prototipi a maggio e l’obiettivo di avviare la produzione entro novembre 2025. A Mirafiori, dal 2030, sarà prodotta la nuova generazione della Fiat 500. Lo stabilimento torinese si dedicherà anche alla produzione di cambi elettrificati eDCT destinati a tutte le motorizzazioni ibride dei modelli prodotti da Stellantis negli stabilimenti europei.

Anche l’impianto produttivo di Termoli, in Molise, sono stati avviati i lavori per l’installazione di una linee produttivi di cambi, mentre il progetto Gigafactory rimane ancora in fase di valutazione legata a condizioni di mercato e competitività. Nello stabilimento abruzzese di Atessa si continuerà a produrre l’intera gamma di veicoli commerciali di grandi dimensioni dei brand Fiat, Peugeot, Opel e Citroen, con il via alla produzione nel 2027 di un nuovo modello Large Van.

Per quanto riguarda Maserati, il marchio del Tridente continuerà ad avere il suo centro nevralgico a Modena coma sottolineato da Elkann: “Il gruppo sta lavorando al futuro di Maserati che è indissolubilmente legato all’Italia, a Modena e alla Motor Valley”.

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