Incentivi auto 2022: le ipotesi di rifinanziamento per il decreto Fiscale
Vari partiti hanno proposto degli emendamenti sul tema
Gli incentivi auto sono attualmente quasi terminati, visto sono rimasti praticamente solo quelli legati ai veicoli usati, ma il Governo sta pensando ad un ennesimo rifinanziamento. Da vari partiti sono arrivati degli emendamenti al decreto Fiscale, che verranno discussi nelle prossime settimane. Nulla, invece, è inserito nella Legge di Bilancio 2022, segno che la strada presa dal Parlamento sarà probabilmente la stessa di questi ultimi due anni: nessuna continuità, ma vari provvedimenti nel corso dell’anno.
Un rifinanziamento di 400 milioni
Una proposta arriva dalla Lega. L’emendamento del partito prevederebbe un aumento da 100 a 500 milioni del rifinanziamento dello scorso 22 ottobre (già esauriti i 100 milioni previsti), sempre ovviamente suddivisi per fasce di emissioni: 0-60 g/km da 65 a 119 milioni, 61-135 g/km da 10 a 65 milioni, da 20 a 158 milioni per i veicoli commerciali e da 5 a 59 milioni per le auto usate Euro 6, con il resto destinato ad un contributo per l’acquisto di mezzi agricoli (sinora mai coinvolti).
Maxi bonus, GPL e immatricolazioni
Ben più ‘pesante’ economicamente la proposta di Fratelli d’Italia: 450 milioni di rifinanziamento per la fine del 2021 e 800 milioni per il 2022. Tuttavia, la proposta non prevede la suddivisione in fasce, così appare abbastanza difficile possa venir accettata, almeno così generalizzata senza premiare di più le elettriche.
Un’altra proposta è legata ad un bonus per la trasformazione delle auto Euro 5 ed Euro 6 a GPL o metano, per una cifra di circa 5 milioni. Infine, si è parlato anche di una dilatazione dei termini di immatricolazione per le auto comprate con gli incentivi 2021, visti i tempi sempre più lunghi di consegna, a causa della carenza di chip.
Le tempistiche
Gli emendamenti sono all’esame delle commissioni parlamentari competenti in vista del passaggio in aula. Ricordiamo che il decreto Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio 2022, dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 20 dicembre. Prima dovrà ricevere il via libera del Senato e poi quello definitivo della Camera.
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