Incidenti stradali: agosto è il mese con meno sinistri in Italia
Secondo uno studio di carVertical, febbraio è il mese con più sinistri in Italia

Sempre più automobilisti scelgono di verificare la storia dei veicoli prima di acquistarli, per evitare sorprese come veicoli in cattive condizioni o inclini a guasti. Tuttavia, non tutti i danni sono ugualmente preoccupanti; graffi minori o piccole ammaccature non compromettono la sicurezza dell’auto. Gli esperti consigliano di valutare attentamente l’estensione dei danni, poiché cifre elevate potrebbero indicare incidenti gravi che hanno potenzialmente compromesso la struttura del veicolo.
Secondo uno studio di carVertical, febbraio è il mese con più sinistri in Italia
Secondo una ricerca condotta da carVertical, alcuni mesi dell’anno sono particolarmente critici per gli incidenti stradali. In Italia, febbraio (10,9%), novembre (9,8%), e ottobre (9%) risultano essere i mesi con la percentuale più alta di danni registrati, mentre agosto (4,9%), dicembre (6,6%), e aprile (7,6%) sono tra i periodi più tranquilli. Questi picchi sono spesso legati al traffico pendolare, alle condizioni meteorologiche avverse e alla riduzione delle ore di luce durante autunno e inverno, secondo Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical.
Anche se il mese con il maggior numero di incidenti è febbraio, ad aprile si registra il costo medio più alto per danni, pari a 13.034 euro. Al contrario, dicembre è il mese con la media più bassa, inferiore del 27%. Prima di acquistare un’auto usata, Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical, consiglia di controllarne attentamente lo storico. Se emergono danni per diverse migliaia di euro, è importante riflettere. I danni strutturali non visibili possono compromettere i sistemi di sicurezza e avere effetti gravi in caso di incidente.
“È fondamentale analizzare con attenzione i danni riportati in un report sullo storico di un veicolo. Si raccomanda inoltre di affidarsi sempre a un centro di assistenza certificato e far valutare l’auto da un meccanico di fiducia”, afferma Buzelis.
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