Incidenti stradali Istat, Purcaro (DEKRA): “Urgente rafforzare la cultura della sicurezza stradale”
I dati Istat 2024 rilevano un preoccupante aumento del numero degli incidenti e dei feriti

Commentando i dati Istat relativi agli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2024, Toni Purcaro, presidente di DEKRA Italia, rimarca come ci sia ancora molto da fare sul fronte della cultura della sicurezza stradale, in particolare per le giovani generazioni, per cercare di invertire il trend.
“I dati Istat relativi al 2024 – afferma Purcaro – evidenziano una situazione preoccupante: il numero di morti in incidenti stradali si mantiene a 3.030, con un lieve calo rispetto al 2023, ma aumenta il numero delle vittime tra i giovani di età compresa tra i 20 e i 29 anni, mentre tra le donne le fasce più colpite sono quelle delle over 70. Crescono sia il numero dei feriti, saliti a 233.853 (+4,1%), sia quello degli incidenti stradali, che raggiungono quota 173.364 (+4,1%)”.
Aumentano gli incidenti e i feriti sulle autostrade
Tra il 2023 e il 2024, incidenti e feriti risultano in aumento su tutte le tipologie di strade, con una crescita particolarmente significativa sulle autostrade, dove si rilevano incrementi del 6,9% degli incidenti e del 7% dei feriti.
“Questi dati – continua Purcaro – sottolineano quanto i comportamenti alla guida incidano concretamente sulla vita delle persone: ogni utente della strada è chiamato a una condotta etica e responsabile. È ormai indispensabile promuovere campagne di prevenzione efficaci, rinnovare il parco veicoli con mezzi più sicuri e moderni e investire in infrastrutture che riducano i rischi per tutti. DEKRA conferma il proprio impegno per una cultura della ‘Vision Zero’ con l’obiettivo di azzerare vittime e incidenti. In questa prospettiva, è fondamentale che istituzioni, cittadini, inclusi i più giovani, e settore privato collaborino attivamente per garantire una formazione continua e favorire la diffusione delle tecnologie più avanzate. Solo attraverso un impegno condiviso sarà possibile invertire la tendenza attuale e porre davvero la sicurezza delle persone al centro della mobilità”.
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